Carlentini, Nicola Aricò “La fondazione di Carlentini nella Sicilia di Juan de Vega” (Leo S. Olschki Editore)

Carlentini, Nicola Aricò “La fondazione di Carlentini nella Sicilia di Juan de Vega” (Leo S. Olschki Editore)

di Emanuele Gentile
CARLENTINI -Fino ad oggi i libri pubblicati sulla storia di Carlentini non hanno mai avuto un grande valore storico e scientifico. Per lo più ci si è mossi all’interno della semplice cronachistica e/o della storia spicciola fine a se stessa. A colmare tale significativa lacuna interviene il libro di un esperto in materia, il professore Nicola Aricò. Tengo a precisare che ho avuto difficoltà a reperire il prezioso volume perché, purtroppo, il nostro territorio è sprovvisto di librerie. Infatti, l’ho acquistato presso il Museo regionale Bellomo di Siracusa. Per me è stato un piacere immenso leggere il corposo saggio riguardante la fondazione della nostra città. Per inquadrare l’argomento diamo subito una data e tre nomi: 1551 (anno di fondazione), Carlo V° (re di Spagna ed imperatore), Juan de Vega (viceré della Sicilia) e Pedro Prado (il progettista). Il saggio pone fin dagli inizi l’attenzione del lettore su due dati fondamentali. Primo, Carlentini nasce come agglomerato urbano dell’entroterra di Augusta. Secondo, il suo significato – “Lentini di Carlo V°” – indica un tentativo di distacco dalla città di Lentini. E’ ovvio che “La fondazione di Carlentini nella Sicilia di Juan de Vega” è un libro foriero di mille informazioni tutte collegate da un rigore scientifico di notevole spessore. L’autore si sofferma sui modelli di città che hanno dato spunto a Pedro Prado nella sua opera di progettazione di Carlentini. Si sviluppa tutto un discorso su come è stata progettata la struttura base dell’agglomerato urbano carleontino. Ossia quella “insula” che ha dato un tocco di razionalità e ordine al tessuto urbano della nostra città. Sempre l’autore ci illumina in maniera splendida su tutto il carteggio intercorso fra la Sicilia e la Spagna affinché il progetto della nuova città potesse andare in porto. Non vi dico l’enorme lavoro di consultazione di atti – documenti, lettere, atti notarili… – che il Prof. Aricò ha condotto a termine. Ciò ci permette di comprendere in maniera approfondita e certa tutti i passaggi che hanno trasformato un progetto esistente sulla carta in un agglomerato urbano concreto e reale. Inoltre, è da ritenere l’attento studio delle caratteristiche urbane e architettoniche della Carlentini delle origini compiuto attraverso un’analisi dettagliata di planimetrie e piantine. Ma non finisce qui. Nella parte finale del saggio vi sono delle schede in grado di ragguagliarci sui molteplici aspetti della fondazione di Carlentini: l’attività di Pedro Prado dal 1547 al 1554; gli atti di acquisto della Meta (il colle su cui si erge la nostra città); la tracciatura dei lotti quadrati tra i due cardi massimi; il contratto di appalto per i lavori delle cortine murarie; il censimento dei titolari di privilegio di Carlentini (in pratica il primissimo elenco dei primissimi abitanti); la difformità esecutiva delle case; la prima pietra della Chiesa Madre; e tanto altro ancora. L’avete capito “La fondazione di Carlentini nella Sicilia di Juan de Vega” è un importante ed essenziale saggio che finalmente fa luce completa sui primissimi anni di Carlentini. E sarebbe ora che l’intera comunità carlentonina iniziasse ad avere maggiore e concreto interesse sulla propria storia patria come modalità di rispetto e amore nei confronti della città in cui si vive.
Breve scheda sull’autore:
Nicola Aricò, laureato in Architettura a Venezia nel 1976, ha avviato l’attività universitaria presso Architettura di Reggio Calabria. Nel 1998 si è trasferito all’Università di Messina, dove insegna Storia dell’Architettura e Storia della Città. Si è occupato di Architettura civile e militare del secolo XVI e di Storia della Città dei secoli XII-XX, svolgendo attività di ricerca presso i più importanti archivi del bacino mediterraneo, pubblicando saggi e monografie, tra cui Atlante di città e fortezze del Regno di Sicilia, Illimite Peloro. Interpretazioni del confine terracqueo, Libro di Architettura. Da L.B. Alberti ad anonimo gesuita siciliano del tardo secolo XVI. Per la casa editrice Olschki ha pubblicato Architettura del tardo Rinascimento in Sicilia, Giovannangelo Montorsoli (1547-57).

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