MESSINA – Sta per chiudersi a Valdina, nel Messinese, la tormentata vicenda di contrada Tracoccia, il cui versante ovest ha da una decina d’anni le sembianze di una zona colpita da un sisma. E invece, a spaccare l’asfalto, distruggere la rete fognaria e ogni altro tipo di sottoservizio, abbattere muri e lesionare diverse infrastrutture è stata una serie di movimenti franosi che le alluvioni hanno nel tempo alimentato senza che nessuno intervenisse. E’ stato l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, a puntare i riflettori su quella zona diventata off limits, stanziare i fondi necessari e avviare le procedure per effettuare il tanto atteso consolidamento. E adesso i lavori, affidati dalla Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce alla Ediltecnica Costruzioni di San Cataldo, che se li è aggiudicati per un importo di poco più di quattrocento mila euro, possono finalmente partire. Il ripristino della strada interdetta al traffico veicolare, e che conduceva alla Sp 58, cancellerà tra l’altro il disagio per gli automobilisti di dovere utilizzare obbligatoriamente il percorso alternativo che passa per il centro abitato. Le maestranze che stanno per entrare in azione realizzeranno anzitutto opere che consentiranno di regolare il deflusso delle acque piovane, primo step per ridare stabilità alla zona in frana. Saranno poi necessarie strutture di contenimento come muri in cemento armato e palificate collegate in testa da cordoli di coronamento.
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- Messina, Dissesto idrogeologico: Valdina, parte il consolidamento di contrada Tracoccia