LENTINI – Il “progetto di una discarica per rifiuti non pericolosi da realizzarsi in c.da Scalpello” nel comune di Lentini va avanti, nonostante le rassicurazioni di Musumeci ai sindaci di Lentini, Carlentini e Francofonte nell’incontro del 5 ottobre scorso. Il 7 ottobre 2020 è stato, infatti, pubblicato, da parte dell’Amministratore Giudiziario della Gesac srl, di cui era legale rappresentante Agata Leonardi, l’Avviso al pubblico con il quale si comunica di aver richiesto tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione della discarica di c.da Scalpello dove andrebbero abbancati ben 2.752.538 metri cubi di rifiuti speciali. Nell’Avviso è scritto che “il progetto in esame rappresenta un impianto di pubblica utilità e di fondamentale importanza per la corretta gestione della continua situazione emergenziale regionale legata al deficit impiantistico attuale”. L’area di c.da Scalpello è considerata dalla Gesac idonea allo scopo, anche perché “era destinata alla realizzazione di una discarica per scarti del termovalorizzatore”, che doveva costruirsi nel 2004 ad Augusta. Se andava bene per gli scarti del termovalorizzatore – è il ragionamento della Gesac – a maggior ragione può andare bene per una discarica che diventa strategica nel sistema di smaltimento integrato dei rifiuti della Sicilia Orientale. “Il governo regionale è al nostro fianco – ha scritto il sindaco di Lentini in un post del 6 ottobre scorso – contro ampliamenti o realizzazioni di nuove discariche”. Ci auguriamo che sia così. Ma non dobbiamo abbassare la guardia. L’emergenza è, purtroppo, una brutta bestia e spesso giustifica tutto, anche le violenze più ostinate nei confronti di un territorio, già fin troppo martoriato. Le nostre popolazioni hanno bisogno di fatti e di scelte coerenti da parte del governo regionale. Dovrebbe innanzitutto essere chiaro che “Ai fini della valutazione di compatibilità ambientale si dovrà tenere conto, in particolare, dell’elevata concentrazione nel territorio prescelto di altre discariche in esercizio o esaurite, e della presenza, anche in territori limitrofi, di impianti ad alto rischio d’inquinamento […]”. Lo dice l’Ordinanza n° 3334 del 23 gennaio 2004 del Presidente del Consiglio dei ministri, giustamente richiamata dalla deliberazione della G.M. di Lentini n. 104 del 9 ottobre 2020 con la quale si esprime parere contrario alla realizzazione della discarica di c.da Scalpello. Il nostro territorio ha già dato. E non è più disposto ad accettare ampliamenti, nuove discariche e impianti di trattamento dei rifiuti di qualunque natura. Al Presidente Musumeci, al quale presto consegneremo le migliaia di firme raccolte con la nostra petizione popolare, chiediamo di rispettare le promesse fatte.