CATANIA – Dalla Procura di Catania arriva la richiesta di rinvio a giudizio per Antonino e Salvatore Leonardi, titolari della discarica Sicula Trasporti e arrestati il 4 giugno scorso dalla guardia di finanza di Catania. provvedimenti scattarono nell’ambito dell’inchiesta ‘Mazzetta Sicula’ nella quale sono indagate anche altre 10 persone. La società è attualmente in amministrazione giudiziaria. Il Gup Andrea Filippo Castronuovo ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 10 novembre, nella seconda aula bunker di Bicocca. Secondo l’accusa, dalle indagini dello Scico delle Fiamme gialle è emerso “un perdurante e sistematico illecito smaltimento dei rifiuti solidi urbani provenienti da oltre 200 Comuni siciliani” e una gestione della discarica “orientata all’esclusivo perseguimento di utili attraverso il mantenimento delle convenzioni con gli Enti locali pur non essendo gli impianti nelle condizioni di poter più adempiere alle prescrizioni fissate dalle autorizzazioni amministrative”. I due imprenditori sono accusati di associazione per delinquere, traffico di rifiuti, corruzione, frode nelle pubbliche forniture e getto pericoloso di cose. Il rinvio a giudizio , oltre che per i Leonardi, è stato chiesto per il ‘pentito’ Amarindo, gli imprenditore Francesco Guercio e Nicola Guercio, il funzionario dell’Arpa Vincenzo Liuzzo, il consulente Giovanni Orazio Messina, il dipendente della Sicula Trasporti Marco Morabito, il responsabile dell’impianto di compostaggio Pietro Francesco Nicotra, Giancarlo Panarello, il funzionario del Libero Consorzio di Siracusa Salvatore Pecora, il responsabile dell’impianto di trattamento Francesco Zappalà . Sono stati chiamati a comparire in udienza, come enti giuridici incolpati, le società Sicula Trasporti, Sicula Compost, Gesac, Edile Sud, Leonhouse Immobiliare ed Eta Service. Le parti offese nell’Arpa, nel libero consorzio di Siracusa e nel Comune di Lentini, la cui amministrazione si costituirà parte civile.