PALERMO – Anche se torna nuovamente a salire il numero dei nuovi casi Covid in Sicilia, dopo il calo fisiologico legato al minor numero di tamponi nel fine settimana, la situazione complessiva lascia ben sperare. Lo ha confermato anche il presidente della Regione Nello Musumeci che insieme all’assessore alla Salute Ruggero Razza ha fatto il punto sull’emergenza Coronavirus nell’isola nel corso di una conferenza stampa. “Sicilia in zona gialla? Vedremo, aspettiamo i dati di venerdì prossimo. Per cambiare colore dovremmo avere la metà dei contagi di oggi” ha spiegato Musumeci. “L’assenza di un governo che abbia una prospettiva di gestione dell’emergenza – ha aggiunto – rende più difficile la programmazione per le Regioni, in ogni caso dobbiamo completare questa settimana”.
Per quanto riguarda il report quotidiano sui contagi, i cui numeri sono stati resi noti dallo stesso Governatore, sono 744 i nuovi positivi in Sicilia (erano 1.954 il 16 gennaio, quando l’isola diventò zona rossa”). I ricoverati sono 1.337 (primo giorno zona rossa erano 1.618) di cui 176 in terapia intensiva; 1.131 i guariti, 24 i morti.
Incoraggianti anche i dati sulla campagna vaccinale: in Sicilia sono 113.467 le persone che hanno finora ricevuto la prima dose di vaccino, 97.848 hanno completato il ciclo col richiamo l’86,2%, una delle percentuali più alte in Italia. A questo proposito Musumeci non ha escluso l’eventualità che la Regione reperisca direttamente sul mercato i vaccini, così come vuole fare il Veneto: “Siamo pronti ad acquistarli qualora fossimo autorizzati a farlo. Ora non c’è possibilità di compiere acquisti autonomi, ma se dovessero cambiare le regole, noi in 24 ore saremmo in condizioni di formalizzare la richiesta. Se dovessero arrivare quelli concordati comunque potremmo andare a gonfie vele fino ad agosto-settembre”. L’assessore alla Salute Ruggero Razza ha infine illustrato i dati sulla seconda fase della campagna vaccinale riservata agli ultraottantenni, che partirà dal 20 febbraio: fino ad ora sono oltre 76mila le prenotazioni fatte dagli over 80 per la somministrazione del vaccino anti-Covid. Il 90% ha utilizzato la piattaforma online, il 10% il call center.