Carlentini, il consiglio rinnova l’elezione di Santa Lucia a patrona della città nel corso delle celebrazioni del quattrocentesimo anniversario della proclamazione

Carlentini, il consiglio rinnova l’elezione di Santa Lucia a patrona della città nel corso delle celebrazioni del quattrocentesimo anniversario della proclamazione

CARLENTINI – “Santa Lucia continui a proteggere i carlentinesi”. Lo ha detto don Salvatore Siena, parroco della chiesa Madre di Carlentini, ieri sera, nel corso della Messa per celebrare i quattrocentesimo anniversario dell’elezione di Santa Lucia a “Patrona, Protettrice ed Avvocata” della città avvenuta con atto decurionale il 15 marzo 1621. Alla celebrazione eucaristica hanno partecipato l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Stefio, il presidente del consiglio comunale Giovanni Fuccio Sanzà, i consiglieri comunali, il comandante della Polizia municipale Sebastiano Barone, i devoti di Santa Lucia, guidati dal presidente Sebastiano Catalano, i componenti della Deputazione di Santa Lucia con in testa il presidente Nicolò Culò e tantissimi fedeli, secondo le disposizioni antiCovid19. “Un anniversario dal sapore speciale per la città di Carlentini – ha detto il parroco don Salvatore Siena – limitato dalla pandemia. Ringrazio l’amministrazione il consiglio pastorale e il comandante della Polizia municipale per aver solennizzato questo momento. Con l’amministrazione e il consiglio comunale avevamo preparato un fitto programma per solennizzare questo avvenimento, ma la pandemia ha bloccato tutto. Noi vogliamo ricordarlo e festeggiarlo con la celebrazione Eucaristica”. La devozione dei carlentinesi per la vergine e martire siracusana trae origine dal recupero di una notizia agiografica secondo la quale Lucia, nel febbraio del 301 dopo Cristo, si sarebbe fermata sul pianoro della Meta – il colle sul quale dodici secoli e mezzo dopo sarebbe stata fondata Carlentini – lungo il pellegrinaggio verso Catania compiuto per implorare sulla tomba della martire Agata la guarigione della madre Eutichia. Le stesse fonti luciane, quelle alle quali si richiamano gli studiosi per ricordare le gesta della vergine e martire siracusana, confermano il pellegrinaggio a Catania presso il sepolcro di Agata di Lucia, della madre Eutichia e di molti altri concittadini siracusani. Fino agli anni Quaranta del secolo scorso esisteva in via Porta Agnone, all’estremità settentrionale dell’abitato, un vecchio albero di ulivo selvatico comunemente conosciuto come “u peri aliva ri santa Lucia”. Secondo un’antica tradizione orale sotto quell’albero Lucia e la madre si sarebbero fermate per ritemprarsi dalle fatiche del viaggio. Oggi vi è una stele votiva, realizzata con il contributo dei fedeli e devoti carlentinesi. “Abbiamo rinnovato l’atto di elezioni di Santa Lucia a patrona, protettrice e avvocato della nostra città. E’ un momento importantissimo per la nostra comunità visto anche le condizioni che stiamo vivendo. Ringrazio tutti i consiglieri per la loro partecipazione”.

Open chat
Ciao,
chiedici la tua canzone