CALTAGIRONE – «Un bene di inestimabile valore architettonico e storico che merita cure e attenzioni, con operazioni volte al recupero e alla valorizzazione», questo il commento del sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo in riferimento al cimitero monumentale del comune etneo, oggetto di un concorso di idee per realizzare uno spazio ecumenico senza specificità confessionali, promosso dall’Amministrazione comunale, dalla Fondazione e dall’Ordine degli Architetti di Catania, oggetto questa mattina di una conferenza online moderata dalla presidente della Fondazione Veronica Leone. «Con la delibera dello scorso 22 marzo abbiamo formalizzato la nostra adesione, convinta, partecipe e fattiva, all’iniziativa che da tempo portiamo avanti su proposta della Fondazione e dell’Ordine – ha proseguito Ioppolo – Abbiamo coinvolto professioni e associazioni, accogliendo con grande positività il concorso di idee, con la speranza che faccia da volano per ottenere il supporto economico dell’assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana, nella cui sensibilità confidiamo, mettendo in campo iniziative per recuperare i beni edilizi al suo interno, le cappelle gentilizie e quelle familiari». Dello stesso avviso anche il dirigente della soprintendenza di Catania Benny Caruso: «La buona riuscita del progetto potrebbe aprire la strada ai finanziamenti per rimettere in sesto quanto nel tempo è andato rovinato, riportando questo Bene al suo splendore e rendendolo fruibile a tutti i cittadini, indipendentemente dalla propria fede. Il concorso ci permette di entrare in punta di piedi in una situazione delicata. Speriamo nella qualità e nell’alto livello dei professionisti, perché il cimitero ne ha davvero bisogno. Si tratta di un monumento particolare per le sue costruzioni ipogee, che lo rendono tra i più belli e suggestivi d’Italia». «La riqualificazione e il restauro del cimitero darebbe nuove opportunità lavorative agli artigiani del calatino, che verrebbero coinvolti negli interventi dei pregiati bassorilievi in terracotta. In questo modo, il concorso avrebbe una duplice finalità: una lavorativa, l’altra sociale, dando lustro a un bene monumentale unico nel suo genere, che va tutelato, preservato e conservato, e che oggi si trova in condizioni precarie e di rischio, anche sul fronte della sicurezza», ha aggiunto il presidente dell’Ordine Alessandro Amaro. «Possiamo essere soddisfatti, perché lavoravamo da due anni per ottenere questo risultato – ha sottolineato il presidente della Fondazione Veronica Leone – Si tratta di una grande opportunità per puntare i riflettori al cuore pulsante del cimitero monumentale dichiarato Monumento Nazionale italiano nel 1931, e opera d’arte a cielo aperto Il progetto deve rispettare alcuni vincoli urbanistici, ma potrebbe valorizzare appieno l’area che, nel 1866, avrebbe dovuto vedere la realizzazione di una cappella da parte dell’architetto Giovan Battista Nicastro, che due anni prima aveva realizzato il Palazzo di Città». Un risultato difficile da raggiungere senza il sostegno dell’Ordine degli Architetti di Bologna, che ha messo a disposizione la piattaforma, «certi dell’importanza per il territorio di riportare alla luce un monumento così importante e prestigioso – ha sottolineato il presidente Pier Giorgio Giannelli – attraverso una formula, quella del concorso, che potrà valorizzare i giovani». A supporto dell’iniziativa anche l’Ordine degli Ingegneri di Catania, con la «consapevolezza del importante ruolo che rivestono gli architetti per il territorio: il loro operato diventa stimolo culturale – ha dichiarato il presidente della categoria etnea Giuseppe Platania – Si tratta di una felice intuizione per il completamento del cimitero monumentale: un’opportunità di riqualificazione per una vera e propria porzione della città calatina, considerato che l’area oggetto dell’intervento ha tutte le caratteristiche di un centro storico». Tra i patrocinanti l’evento anche Ance Catania e la diocesi di Caltagirone, che «metterà a disposizione tutte le proprie competenze e conoscenze del territorio per ottenere il miglior risultato possibile», ha commentato don Sebastiano di Benedetto (responsabile dell’Ufficio diocesano per ecumenismo e dialogo interreligioso). Qualità e professionalità sono le fondamenta riscontate anche da Chiesa Oggi e dalla sua responsabile editoriale Caterina Parrello: «Si tratta di uno strumento virtuoso, dato che il concorso consentirà di selezionare la migliore proposta in gara». Le idee potranno essere inoltrate fino al 31 maggio. La prima settimana di giugno, la giuria – presieduta dall’arch. Paolo Colonna (Studio Renzo Piano), e composta dalla soprintendente ai Beni Culturali di Catania Donatella Aprile, dal sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo, dai presidente di Ordine e Fondazione Architetti Alessandro Amaro e Veronica Leone, dalla responsabile editoriale di Chiesa Oggi Caterina Parrello e dal critico d’architettura “the Plan” Francesco Pagliari – esamineranno e selezioneranno il progetto migliore.