RAGUSA- “L’agricoltura ha bisogno di contributi pubblici per dare sostegno ai produttori e migliorare la produttività. Ma anche, e soprattutto di etica, affinché le risorse vengano spese effettivamente nel settore e nel territorio richiesti e affinché non vengano sottratte agli agricoltori onesti. Ecco perché voglio esprimere un grande apprezzamento per il lavoro della Guardia di Finanza, su disposizione del Gip di Ragusa, nell’operazione denominata “Centoventuno’ nata da una segnalazione di Agea”. È il commento della deputata siciliana Maria Marzana, esponente M5S in commissione Agricoltura alla Camera all’operazione nei confronti di quindici soggetti per l’indebito ottenimento di finanziamenti comunitari, circa 2 milioni di euro, previsti dal Programma di sviluppo Rurale della Regione siciliana, concessi tra il 2013 ed il 2018 per l’impianto e l’ammodernamento di strutture serricole nelle campagne del vittoriese.
“Addirittura, tra gli indagati ci sono anche quattro funzionari ed un dirigente dell’Ispettorato Provinciale Agrario di Ragusa, incaricati di procedere ai controlli per constatare lo stato dei lavori, in realtà non realizzati – prosegue – Se l’accusa di truffa a loro carico fosse confermata, è evidente che nell’organizzazione degli uffici periferici provinciali e nel sistema di controllo regionale ci sono delle falle che l’assessore ha urgentemente il compito di riparare, prima di procedere a nuove richieste o erogazioni di contributi per l’agricoltura” conclude Maria Marzana (M5S).
