“Fondazione e rifondazione di una città d’età moderna. Delia dai Lucchesi ai Gravina di Palagonia (1596-1812)”, il volume di Giuseppe Giugno

“Fondazione e rifondazione di una città d’età moderna. Delia dai Lucchesi ai Gravina di Palagonia (1596-1812)”, il volume di Giuseppe Giugno

“Fondazione e rifondazione di una città d’età moderna. Delia dai Lucchesi ai Gravina di Palagonia (1596-1812)” di Giuseppe Giugno è uno di quei libri interessanti che racconta di Delia, comune situato in provincia di Caltanissetta. Il libro è stato presentato nei giorni scorsi a Francofonte, in occasione del progetto socio- culturale Anteo “Luglio d’autore”. Nel corso della serata hanno dialogato con l’autore la professoressa Simona Laudani dell’Università degli Studi di Catania e il dott. Paolo Dinaro, storico, che è stato anche il moderatore della serata.

Il volume. Mostrare la genesi di una nuova città, ripercorrendo la sua vicenda storia a cominciare dalla sua formazione: è questo l’obiettivo principale che si propone il volume. L’inquadramento dell’abitato, sia dal punto di vista temporale che geografico, del fenomeno delle cosiddette “Città nuove” di fondazione, permette di mettere in evidenzia l’atto performativo della committenza feudale nel suo impianto e nella sua trasformazione. Sotto questo aspetto, rivestono grande importanza il riferimento al modello di fondazione adottato in fase di pianificazione urbana e la lettura del rapporto con il territorio attraverso lo studio dell’economia feudale. E Delia, intesa sotto questa prospettiva, non appare più come una realtà isolata, bensì come parte integrante di un sistema abitativo ramificato. Il centro si trova a far parte i un circuito di relazioni culturali, all’interno delle quali, la trasmissione delle idee, mosse dal gusto della classe feudale, si verifica tramite la circolazione di maestranze e la diffusione di trattati e incisioni architettoniche. Tra Cinque e Seicento i Lucchesi affidano alla fondazione della città la loro scalata sociale tra i ranghi dell’alta aristocrazia siciliana. Nel Settecento, invece, quando Delia passa sotto il controllo dei Gravina, principi di Palagonia e marchesi di Francofonte, subisce numerose trasformazioni che non fanno altro che definirne il quadro di una vera e propria ‘rifondazione’. Nell’Ottocento, a causa della crisi feudale, della crescita del notabilato locale, con l’affacciarsi della questione demaniale, Delia si avvicina ad altri centri come Caltanissetta e Paternò.

L’autore. Giuseppe Giugno nasce a Caltanissetta nel 1981, si laurea in architettura con una tesi in pianificazione territoriale. Consegue il Dottorato di Ricerca in Storia dell’Architettura e Conservazione dei Beni Architettonici con un lavoro di ricerca pubblicato nel volume: “Caltanissetta dei Moncada. Il progetto di città moderna”. Scrive e pubblica saggi e articoli su architettura, arte e urbanistica della Sicilia centrale in età moderna per Lexicon, TECla, OADI, Agorà, Galleria e Archivio Nisseno.

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