Lentini 4 milioni di finanziamenti

Lentini 4 milioni di finanziamenti

LENTINI. Quattromilioni di euro per la realizzazione della via Etnea, via di fuga e la  ristrutturazione di Palazzo Scammacca, sede del comune di Lentini. I due decreti di finanziamento sono stati consegnati, ieri mattina, dal presidente della commissione Bilancio e Programmazione all’Assemblea regionale siciliana Vincenzo Vinciullo al sindaco di Lentini Saverio Bosco al termine di un incontro che si è svolto nella sala di rappresentanza del sindaco in piazza Umberto a Lentini. Il recupero dei  due  finanziamenti, il primo di oltre duemilioni di  euro per il recupero di Palazzo Scammacca e il secondo di quasi due milioni di euro per la realizzazione di via Etnea, lato nord che collega Lentini e Carlentini.  “I due finanziamenti – ha detto il sindaco di Lentini Saverio Bosco – furono eliminate dal bilancio regionale nel dicembre del 2012 e, poi nel 2015 la presentazione di un progetto. Ma tutto è rimasto nei cassetti della Protezione civile regionale. Due finanziamenti che erano rimasti inutilizzati perché le amministrazioni non hanno completato l’iter burocratico. Abbiamo recuperato questi due finanziamenti con un percorso fatto assieme al deputato parlamentare Vincenzo Vinciullo. Da anni  la realizzazione delle  opere pubbliche finanziate con milioni di euro: via Etnea, palazzo Scammacca, colle Tirone veniva data per certo, ma i finanziamenti però derubricati senza che nessun amministratore locale e nessun rappresentante politico regionale della provincia di Siracusa abbia mai difeso quei fondi destinati a importanti opere pubbliche”. “Abbiamo lavorato per il bene della città – ha detto il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, presidente della commissione Bilanco e Programmazione all’Ars – con un’amministrazione solerte, capace di avviare percorsi politici e amministrativi per il bene del territorio. L’amministrazione di Lentini mi ha interpellato cercando di recuperare i finanziamenti che erano rimasti nel dimenticatoio. Ottimo lavoro di squadra tra amministrazione locale e rappresentanti del territorio eletti all’Ars”.

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