Papa Francesco per la Colletta Alimentare 2015

Papa Francesco per la Colletta Alimentare 2015

Il discorso del Papa alla Rete Banco Alimentare: “Rimettere al centro la persona” ecco il significato della Giornata della Colletta 2015

Mai come quest’anno la Colletta Alimentare parte dalla persona come essere unico, dal singolo individuo che, anche se solo, ha in sé la forza di smuovere quel sassolino che può diventare roccia. È il principio secondo cui l’unione fa la forza e produce umanità.

All’interno del Magazzino del Banco Alimentare di Siracusa e dopo i saluti di padre Claudio Cicchelli, custode del convento francescano, Fabio Prestia, presidente del Banco Alimentare della Sicilia onlus, e Federico Bassi, responsabile nazionale della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, hanno dato il via stamattina alla Presentazione alla Città con il video del discorso di Papa Francesco girato durante l’udienza con la Rete Banco Alimentare.

 

Un incontro – quello tenutosi il 3 ottobre in Vaticano – che ha avuto un significato profondo e che ha offerto, a volontari e operatori del Banco Alimentare, emozione e riflessione sul vero significato del dono. E sono tre i motivi che sottolinea Federico Bassi dopo la proiezione: l’incoraggiamento, l’augurio e la condivisione. «L’incoraggiamento di Papa Francesco ad andare avanti perché “è un peccato, sprecare il cibo di fronte a quanti non lo hanno”. E sentire dal Papa la parola peccato ha un effetto deflagrante nella mente e nel cuore di ognuno di noi.

«La seconda è l’augurio e l’esortazione a rimettere al centro la persona – continua Bassi – bisognosa di tutto. Il cibo che raccogliamo è fondamentale, ma c’è un bene ancora più fondamentale che è la persona che ha bisogno di essere accolta e di essere guardata per ciò che è. Ed è proprio facendo questo – ci ha detto il Papa – che “potrete attuale la cultura dell’incontro e della condivisione”. Non sono parole distanti dalla realtà perché all’interno della Colletta puoi incontrare chiunque, anche chi è diverso da te: atei, ebrei, musulmani, persone di sinistra, persone di destra, cattolici, assistiti, strutture caritative. C’è tutto dentro. E l’incontro – nel senso più profondo della parola, continua Bassi – con chi è diverso, lo si può sperimentare solo partendo da ciò che ci accomuna a lui, che poi è quel bisogno infinito del cuore che ci rende tutti uguali».

 

Nasce da qui il significato della Colletta di quest’anno: dal rimettere al centro la persona. Le persone tutte, dai volontari che saranno nei punti vendita ai clienti dei supermercati fino a chi riceve quel dono che per lui è vita.

 

«Una filosofia – se vogliamo chiamarla così, ha aggiunto Federico Bassi – che c’entra anche con i fatti di Parigi. Un cuore, uguale in chiunque, se non educato rischia di arrivare a compiere delle atrocità. La Colletta Alimentare può essere un gesto e un momento educativo che aiuta – innanzitutto chi la fa – a capire che, quel bisogno infinito che sentiamo ha una risposta che è sperimentabile nel fare qualcosa di buono e di giusto per gli altri».

 

«Tutti sogniamo un mondo migliore, ma la ricetta per ottenerlo – ha detto nel suo intervento Fabio Prestia – non passa solo da un intervento delle istituzioni, quanto dall’azione di ognuno di noi. Mentre aspettiamo un colpo di bacchetta magica, possiamo fare qualcosa di concreto come hanno fatto i 135.000 volontari che hanno invitato a donare cinque milioni e mezzo di persone durante la Colletta 2014”.

 

Attivo dal 22 novembre al 6 dicembre l’sms solidale 45502

Da oggi, domenica 22 novembre, fino al 6 dicembre è attivo l’sms solidale. Il numero è 45502. Si può donare da cellulare o rete fissa.

Si donano € 2 con sms da cellulare personale: Tim, Vodafone, Wind, Tre, Posta Mobile, CoopVoce, Tiscali mobile

Si donano € 2 con chiamata da rete fissa da: Vodafone e TWT

Si donano € 2,50 con chiamata da rete fissa da: Tim, Infostrada, Fastweb, Tiscali

 

DIDASCALIA: Presentazione Colletta Alimentare 2015 – Da sinistra Fabio Prestia, Federico Bassi e Domenico Messina direttore del Banco Alimentare della Sicilia onlus

 

Catania, 22 Novembre 2015

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