20esimo anniversario della strage di Nassiriya, Lentini ricorda il caporal maggiore scelto dell’Esercito Emanuele Ferraro

20esimo anniversario della strage di Nassiriya, Lentini ricorda il caporal maggiore scelto dell’Esercito Emanuele Ferraro

LENTINI – “L’anniversario della strage di Nassiriya, come accade ogni anno, rinnova il dolore di una ferita mai rimarginata, una sofferenza, però, sempre accompagnata da un grande orgoglio per l’eroico sacrificio del nostro Emanuele Ferraro. Lentini, Carlentini e Francofonte non dimenticano questo figlio caduto per difendere la pace in un momento in cui il mondo è in apprensione a causa della guerra”. Con queste parole, il sindaco di Lentini Rosario Lo Faro ricorda la strage del 12 novembre 2003, a vent’anni dal barbaro eccidio, quando un camion carico di esplosivi si schiantò sulla base Maestrale a Nassiriya, uno dei quartier generali del contingente italiano, impegnato in una spedizione di peacekeeping per la missione “Antica Babilonia” dove trovarono la morte il caporal maggiore scelto Emanuele Ferraro, insieme ad altri 18 connazionali, tra i quali il maresciallo dei carabinieri Alfio Ragazzi. La commemorazione si è svolta, questa mattina, davanti alla statua di Emanuele Ferraro, in piazza del Popolo. Alla cerimonia hanno partecipato, oltre al sindaco Rosario Lo Faro, il Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia, Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, il vicario della Prefettura di Siracusa, Marinella Iacolare,  Assessori e consiglieri comunali di Lentini, il papà di Emanuele Dario, la mamma Maria Cimino,  il fratello Alessandro e i famigliari,  il vice sindaco del comune di Carlentini Michele Ruma, il vice sindaco del comune di Francofonte Floreana Schepis,  il  comandante dell’Aeroporto di  Sigonella Colonnello Francesco Emanuele,  il direttore dell’undicesimo reparto manutenzione veivoli dell’Esercito  Colonnello Lorenzo Rispoli, il referente del Centro documentale dell’Esercito di Catania Marco Marziano, il comandante  Senioff Nato Ags Force colonnello Stefano Bianca, il comandante della stazione dei carabinieri per l’Aeronautica Militare Maggiore Francesco Nicastro, il dirigente del commissariato di Lentini dott. Alessandro Sciacca, il comandante della compagna dei carabinieri di Augusta maggiore Stefano Santuccio,  della stazione dei carabinieri di Lentini luogotenente Silvio Puglisi,di Carlentini luogotenente  Rosario Avila,  il vice comandante della Tenenza della Guardia di Finanza, il comandante della Polizia municipale di Lentini dott.ssa Melania Incontro,i vigili del Fuoco del distaccamento di Lentini,  l’Associazione nazionale Carabinieri, sezione di Lentini e Carlentini, guidati dal presidente Sebastiano Leonardi, l’associazione Polizia di Stato, sezione di Lentini, guidati dal presidente Vincenzo Laezza, l’associazione nazionale Auteri d’Italia, sezione di Belpasso, una delegazione di miliari dell’Esercito di Brudio, la caserma di Emanuele (Eugenio Giusino, Gaetano Naselli, Francesco Emmi, Francesco Montalto), gli alunni delle scuole e tantissimi cittadini e rappresentanti delle associazioni della città. La commemorazione è stata aperta con una preghiera recitata da don Luigi Benemerito, cappellano militare  della Marina Militare  e la benedizione della corona d’alloro che è stata omaggiata dal Comune.
Era il 12 novembre 2003, alle 10.40 ora locale, le 8.40 in Italia, un’autocisterna forzò l’entrata della base Maestrale, presidiata dai carabinieri italiani, nella città di Nassiriya, in Iraq: i due uomini a bordo fecero esplodere una bomba. La deflagrazione, con un effetto domino, fece saltare in aria il deposito munizioni. L’eroico intervento del carabiniere Andrea Filippa  e del caporal maggiore dell’Esercito Emanuele Ferraro di guardia all’ingresso principale della base che spararono agli attentatori evitando conseguenze che avrebbero potuto essere ancora più tragiche. La base “Maestrale” fu ridotta a uno scheletro di cemento. L’altra sede, “Libeccio”, distante poche centinaia di metri dalla prima, venne danneggiata anch’essa dall’esplosione.
I caduti
A Nassiriya persero la vita 28 persone, 19 italiani e 9 iracheni. Tra gli italiani, dodici Carabinieri:
Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Alfonso Trincone.
Cinque militari dell’Esercito:
Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro, Pietro Petrucci.
Due civili: il regista Stefano Rolla, impegnato con la sua troupe nelle riprese di uno sceneggiato sulla ricostruzione del paese e il cooperante internazionale Marco Beci.
“Lentini e i lentinesi – ha detto il sindaco Rosario Lo Faro – non dimenticheranno mai il ricordo di Emanuele che ci indica la strada per costruire la pace”. Poi, l’intervento del Comandante del Presidio Militare Interforze Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino il quale ha sottolineato il sacrificio di Emanuele e dei 19 caduti. “Un anniversario importante – ha detto –  Dobbiamo rendere omaggio al sacrificio dei caduti per l’Italia nel corso di una missione difficile. Omaggio ai martiri per una causa di giustizia, di libertà”. Poi, per la prima volta l’intervento della mamma di Emanuele Maria Cimino che ha scritto una lettera al figlio. Poi un cuscino di fiori è stato deposto sulla tomba di Emanuele del cimitero di Lentini.

 

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