di Angelo Lopresti
FRANCOFONTE – Le nuove misure in vigore da lunedì, a seguito del nuovo Dpcm, il quale obbliga alcune categoria di esercenti a ulteriori restrizioni, trova contrari anche i soci dell’associazione dei bar e ristoranti A.E.P.F. della città agrumicola. Così lunedì pomeriggio, una dozzina tra baristi e operatori del settore ricettivo, si sono dati appuntamento in Piazza Dante per manifestare il loro dissenso. I protestanti muniti di mascherine e tutti distanziati, hanno fatto un sit-in contro le nuove disposizioni chiedendo aiuti concreti. “Questa protesta è nata spontaneamente e in questa fase ha i toni pacifici- dicono il presidente Gilda Buscema e il suo vice Alfio Tramontana, titolari di Bar e Pub a Francofonte-. La nostra associazione riunisce tanti titolari di partita iva e siamo stanchi delle continue restrizioni che ci stanno uccidendo. La chiusura alle 18 limita incredibilmente il nostro lavoro che spesso inizia proprio a quell’ora. Così rischiamo il collasso”. Intanto, il numero ufficiale dei contagiati a Francofonte continua a salire e la situazione diventa più impegnativa. Nelle ultime ore dal sito del Comune, il sindaco Daniele Lentini ha dichiarato che sono 12 le persone positive. A questo si aggiungono le notizia relative ai dati continuamente aggiornati dall’Asp dei casi accertati che sono in continuo aumento e i post dei cittadini, coscienti della gravità del contagio, i quali dichiarano apertamente di avere avuto contatti con persone risultate positive, invitando la comunità ad assumere atteggiamenti di prevenzione verso parenti e amici. “Capiamo la situazione – aggiunge il segretario dell’A.E.P.F. Michele Merenda -, ma bisogna capire anche che senza aiuti concreti non ce la faremo ad andare avanti. Per non parlare dei rischi che corriamo, in un mestiere che per forza di cose e’ a contatto con la gente. E’ un momento delicato per tutti, c’è tanto disorientamento che sta creando anche diseguaglianze nuove a quelle già esistenti”. Il sindaco rassicura la cittadinanza che in tutti i casi i protocolli sono stati tempestivamente attivati ed è stato disposto immediatamente l’isolamento domiciliare.