SIRACUSA – Non solo controlli e multe, ma tutela della libertà di circolare e salvaguardia della sicurezza e della legalità. La Polizia stradale è soprattutto questo, come racconta la sua storia, lunga 70 anni. Sette decenni in cui, come ha ricordato il Capo della Polizia, Franco Gabrielli “la Polstrada ha punteggiato tutta la storia dell’Italia repubblicana. Oggi viviamo una stagione in cui il controllo del territorio sarà il luogo privilegiato in cui misurare il nostro servizio alla gente”. Un traguardo importante, quello raggiunto dalla Polizia stradale, che quest’anno festeggia i 70 anni dalla sua istituzione con una serie di iniziative.A Siracusa, l’onore e l’onere di celebrare l’anniversario è spettato al comandante provinciale della Polizia Stradale, Antonio Capodicasa, che ha impegnato l’intera giornata di ieri: di mattina il convegno “Violenza stradale, le donne non solo vittime ma promotrici del cambiamento culturale” e di pomeriggio lo spettacolo al Teatro comunale. Il primo appuntamento si è svolto nella sala Marilù Signorelli della Camera di Commercio. L’evento ha visto le relazioni del comandante Capodicasa, di Stefano Guarneri (presidente dell’associazione Lorenzo Guarneri, prima firmataria della legge sull’omicidio stradale), della psicologa Nadia La Pira, del dr. Anselmo Madeddu. Il convegno è stato concluso dal Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla. <<Vero è che tanti passi in avanti sono stati fatti, soprattutto nella strumentazione in dotazione alla Polstrada che rende ancor più preciso il lavoro di chi si impegna ogni giorno sulle strade, ma è pur vero che ancora siamo lontani dall’obiettivo fissato dalla comunità europea in merito al numero di incidenti. E in merito alle donne, e ai preconcetti legati alla figura femminile alla guida, vorrei ricordare un episodio storico, risalente al 205 avanti Cristo quando fu emesso un editto che proibiva alle donne di condurre le bighe. le donne ovviamente si ribellarono e l’editto fu revocato. Tra le motivazioni per cui gli incidenti causati da donne sono ben inferiori rispetto a quelli originati dagli uomini, c’è la peculiarità femminile: la donna è meno aggressiva, più attenta al sociale, più prudente ma, per esempio meno attenta ad alcuni accorgimenti come le scarpe non sempre idonee alla guida>>.Per il comandante Antonio Capodicasa <<festeggiare il 70° anniversario della nascita della specialità, rappresenta l’occasione per dare un giusto riconoscimento all’attività svolta ogni giorno da donne e uomini che con passione, professionalità, senso del dovere, che spesso sconfina nel sacrificio della vita, garantiscono quella sicurezza troppo spesso data per scontata. E’ bene ricordarsi che la sicurezza dipende solo dall’uomo: non il palo killer, la strada killer, l’albero killer. E’ il conducente che non si attiene alla basilari norme di sicurezza. Ed oggi la causa principale degli incidenti non è più l’alcol o la droga, ma l’uso del cellulare. Il codice della strada non è un insieme di regole per punire il guidatore, ma si tratta di norme studiate a tavolino per provare a salvare la vita>>.