SIRACUSA – Si è svolto ieri sera a Siracusa, il consiglio provinciale speciale ed allargato dello SNALS siracusano. Alla presenza del “nucleo dei quaranta”, un gruppo di lavoro formatosi e con appartenenti ai singoli comuni della provincia, si è potuto analizzare e deliberare su alcuni argomenti molto importanti e che riguardano non solo i lavoratori della scuola, bensì l’intera gestione della scuola amministrativa che senza dubbio necessita di un confronto costante e continuo per migliorare gli esiti. A guidare la conduzione della serata il segretario provinciale dello SNALS siracusano, il prof. Renato Marino che, dopo aver svolto un’attenta analisi sulle problematiche urgenti da affrontare, ha messo in deliberazione la conferma di questo “organico” interno al sindacato, dove è anche nato un gruppo di docenti professionisti e di ruolo della provincia, al fine di tutelare le scelte dei genitori sul tema delle lingue sia quando scelgono una determinata scuola al comprensivo che alla secondaria di secondo grado. “Il nostro essere ormai da anni – dichiara Renato Marino – presenti su tutti i vari problemi presenti nel mondo della scuola iniziando proprio dai docenti e tutto il personale ATA, dalle scuole che a Siracusa e provincia hanno perso l’autonomia, evidenziando una organizzazione che a volte determina una netta frattura tra il passato e il presente di un lavoro molto importante e altamente professionale. Mi riferisco – continua il segretario provinciale SNALS/CONFsal – ai problemi di riorganizzazione strutturale e, soprattutto, a quelli di lavorare per trovare una nuova identità che è stata definita dalla norma e che ha reso molti comuni ancora lontani da una nuova idea di dimensionamento che valorizzi in modo assolutamente organico ed equo tutti i partecipanti professionali”. Durante i lavori assembleari sono stati posti ancora alcune riflessioni dove è stato chiesto allo SNLAS di affrontare in termini diversi e maggiormente dialoganti fra Governance e il personale professionale della scuola, a partire da tutti i docenti, ATA, DSGA ed ogni altra figura interna, per creare la possibilità concreta di un lavoro pieno di opportuni dialoghi al fine di creare le nuove condizioni di “vita” delle scuole e delle utenze. Il ruolo degli studenti deve diventare nuovo modus operandi tra i vari livelli della scuola, a partire dai nuovi metodi stabiliti sul piano ministeriale come, noto, quello di non permettere l’utilizzo dello smartphone in classe durante le lezioni. Analizzate con cura anche la questione delle scuole tecniche che passeranno da 5 a 4 anni più 2 (ITS) al fine di creare le condizioni degli studenti legati la mondo del lavoro; e la gestione degli incarichi di supplenza dalle GPS con tanta attenzione perché si caratterizzano ancora dei veri e propri elementi assurdi circa la gestione del monte ore. “Abbiamo messo in pratica quello che lo SNALS nazionale era riuscito ad ottenere – dichiara il prof. Nino Gallitto – e cioè il riconoscimento dell’anno 2013, sul piano della valutazione dell’anno e, quindi, della ricostruzione della carriera, per ottenere la classe stipendiale più elevata.