LENTINI. Hanno voluto salutarla liberando in cielo, all’uscita della Chiesa di Sant’Alfio, palloncini bianchi che hanno disegnato un arcobaleno di emozioni senza fine. Un’intera cittĂ in lacrime ha dato l’ultimo saluto, questa mattina, alla splendida Valentina Agliolo, 20 anni, di Lentini, morta domenica notte, a causa di un incidente stradale autonomo avvenuto in via Cirene, nel quartiere Soprafiera, nel centro urbano di Lentini. La donna viaggiava a bordo di scooter Honda “Sh” 125 in direzione del centro con a bordo un’amica ventenne, entrambe stavano facendo rientro a casa dopo aver trascorso il sabato sera con gli amici a Carlentini in piazza Diaz. La conducente a bordo della motociclo, per cause in corso di accertamento degli agenti del commissariato di polizia di Lentini è finita contro il muro di cinta della chiesa Santa Croce e un palo dell’illuminazione pubblica. Nell’impatto la donna è deceduta, mentre l’amica è finita in prognosi all’ospedale Cannizzaro. Un dolore immenso per papĂ Alessandro, la mamma Maria Fusillo e la sorella Elisa, i nonni, i familiari zii, cugini, parenti e amici. Il rito funebre è stato celebrato dall’arcidiacono don Maurizio Pizzo,parroco della chiesa di Sant’Alfio che si è svolto nell’ex cattedrale. La morte di Valentina Agliolo ha scosso l’intera comunitĂ lentinese, nel giorno della domenica precedente a Natale che si è stretta attorno alla famiglia molto conosciuta in cittĂ , tra i quali tantissimi amici e colleghi dei genitori e amici di Valentina, la quale dopo aver frequentato l’Istituto “Aliamo” di Lentini ha iniziato a studiare canto presso la scuola musicale Simphonia Music school di Lentini, diretta da Daniele Scirè e Francesco Centarrì dove stava studiando musica e canto per sostenere gli esami al Conservatorio. Valentina era molto conosciuta nell’ambiente a Lentini e Carlentini per la sua bontĂ , la sua gioia e la sua umiltĂ , ma anche per il suo grande dono di contagiare i giovani coetanei con il canto,la musica e l’amore per la vita.. “Siamo scossi e colpiti – ha detto don Maurizio Pizzo, nell’omelia – ma quando arriva la morte improvvisa e inaspettata dobbiamo essere pronti. Non ci sono parole per ripercorrere la vita della nostra Valentina, ma la fede e le parole del Vangelo ci richiamano al senso della nostra esistenza. Il silenzio e la fede, in questo momento doloroso, ci potranno sostenere in questo momento triste per i familiari e la nostra comunitĂ . La nostra amica, sorella, figlia, oggi, nella giornata che la chiesa celebra Santo Stefano, diacono e primo martire, è accanto al Signore. Valentina aveva tanti progetti, tantissimi sogni, desideri che non ha potuto realizzare, ma adesso li potrĂ realizzare al cospetto di Dio”. “Valentina, si stava preparando per sostenere gli esami di canto e musica – ha detto Antonio Amendolia – e la morte ci ha sconvolto. Nel giorno in cui dobbiamo festeggiare, invece piangiamo la morte. Valentina era una ragazza solare e piena di vita”. A conclusione della celebrazione eucaristica, la corale “Simphonia Choir” ha cantato due brani in ricordo di Valentina. La bara bianca, dopo la benedizione e il ricordo dei cugini e della sorella Elisa, è stata portata a spalla dagli amici percorrendo piazza Umberto, via Regina Margherita fino in piazza Oberdan. Dietro un lungo corteo di persone commosso dalla tragedia. Durante il tragitto un silenzio irreale ha accompagnato Valentina. Poi un lungo applauso per salutare l’ultima volta la ragazza. “Ciao Vale resterei per sempre nei nostri cuori”