PALERMO – Si è tenuto un proficuo incontro di CNA Balneatori Sicilia con l’Assessore regionale al Territorio e Ambiente Totò Cordaro. Presenti Guglielmo Pacchione, portavoce regionale del raggruppamento, Gianpaolo Miceli coordinatore regionale, e Vincenzo Gueli, in rappresentanza del territorio agrigentino. Al centro del confronto la situazione del comparto balneare in Sicilia anche a seguito dell’approvazione della legge di stabilità nazionale che ha previsto l’allungamento di 15 anni delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari. L’occasione è stata poi utile per affrontare temi estremamente rilevanti per il comparto come l’adozione dei piani di utilizzo del demanio marittimo da parte dei Comuni e la semplificazione di alcune procedure autorizzative. I referenti di CNA Balneatori hanno rappresentato la necessità di provvedere al recepimento della norma nazionale per garantire la continuità aziendale degli operatori e permettere loro di effettuare gli investimenti da troppo tempo bloccati per l’incertezza in cui il settore è piombato all’indomani dell’approvazione della Bolkestein. Investimenti ostacolati anche dalla difficoltà di accesso al credito di imprese condizionate ad una scadenza ancorata al 31/12/2020. Dal canto suo, l’assessore ha raccolto il disagio delle imprese ed ha annunciato una interlocuzione per procedere al recepimento della direttiva senza lo spauracchio di una eventuale impugnativa da parte della Commissione Europea. Una posizione di buon senso ma che allarma ulteriormente la categoria per una prospettiva ancora nebulosa e che va chiarita al più presto. Contestualmente l’assessore è stato invitato ad una prossima assemblea dei balneatori siciliani, aderenti a CNA, per chiarire questo aspetto dirimente per la continuità aziendale delle imprese, per illustrare lo stato di attuazione dei PUDM da parte dei comuni siciliani e per condividere anche un piano di riforma sostanziale del demanio che il governo regionale ha già in progetto e che sarà presto oggetto di valutazione. “Abbiamo sentito l’esigenza di manifestare all’assessore la sofferenza delle imprese balneari siciliane – affermano Gianpaolo Miceli e Guglielmo Pacchione, da troppo tempo in bilico per gli effetti della direttiva e che rischiano seriamente di mantenere la propria continuità aziendale. Recepire velocemente la proroga nazionale è una esigenza primaria e auspichiamo un intervento rapido della Regione in tal senso. Al contempo vogliamo confrontarci con sindaci e commissari sulla redazione dei PUDM, per condividere piani di utilizzo che valorizzino la risorsa mare e diano sostegno a chi ha investito per dare valore al territorio. Abbiamo invitato l’assessore per un confronto produttivo con gli operatori, per dare valore ad un settore strategico per l’economia siciliana”.