CATANIA- Domani, nella sede di via Landolina 41 a Catania una festa nel ricordo di Pina Giuffrida, storica fondatrice recentemente scomparsa, e la presentazione del crowdfunding, per il rilancio delle attività. Il neo presidente Tutan: «Finalmente si ricomincia, ma abbiamo bisogno del vostro sostegno». L’associazione Ashram Multikulti organizza una festa di riapertur, domani, alle 19, presso la propria sede, allo scopo di raccogliere fondi per far ripartire l’associazione rimasta inattiva dalla data della prematura scomparsa della presidentessa, Pina Giuffrida, anima di Multikulti. Dal 1999 attraverso laboratori, scambi interculturali, gastronomia, corsi di lingue, mostre, presentazioni editoriali e altre attività ha presentato la diversità culturale come elemento di ricchezza in grado sia di contribuire a un processo di crescita globale della collettività, sia di fungere da stimolo alla capacità di autogestione dei migranti. L’attività, che si autofinanzia attraverso quote sociali versate a fronte dei diversi servizi offerti, ha subito un brusco stop dalla fine dello scorso anno e il nuovo direttivo di Ashram Multikulti vuole riprendere le attività attraverso una raccolta fondi attiva durante la festa e grazie ad un crowdfunding on line su http://sostieni.link/21021, avviato già da qualche mese. Nel corso della serata, in cui sarà offerto un aperitivo accompagnato da alcune delle specialità della cucina turca e dagli ottimi vini promossi da DrinkPink Sicily, associazione nata per condividere un percorso di valorizzazione del vino rosato siciliano, verranno presentati i diversi corsi che saranno organizzati all’interno dell’associazione. In particolare Marcello Sgroi descriverà il suo corso di benessere mentre Luisa Biondo parlerà della sua attività di yoga e allieterà i presenti con la sua musica. «Abbiamo bisogno di tutti voi – afferma Yilmaz Tutan, neo presidente dell’Associazione – chi conosceva mia moglie Pina sa quanto lei tenesse a questo progetto, quanto considerasse suoi figli tutti i ragazzi e le ragazze che sono passati da qui in questi 20 anni. Per tutti è stata un’esperienza culturale ma anche di vita e siamo sicuri che i suoi figli non si scorderanno di lei. La festa, ovviamente, è aperta anche a chi non ha conosciuto questa realtà perché negli ultimi anni anche in Sicilia, tradizionalmente terra dell’accoglienza, si sono affermate posizioni razziste e di chiusura nei confronti “degli altri”, noi, come sempre, vogliamo aprire le porte a tutti e mostrare che la diversità è ricchezza».