NOTO – Il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra replica alle dichiarazioni del Comitato Pro Trigona sul rifiuto, a loro dire pretestuoso, di ricevere una delegazione “per avere notizie e giustificazioni sulla vicenda riguardante l’ospedale Trigona di Noto”: “La rete ospedaliera approvata è di esclusiva competenza della Regione per legge e, come è noto, ignorantia legis non excusat – dichiara il direttore generale -. Detta rete è stata approvata, regolarmente impugnata, e ad oggi mai sospesa come è altrettanto noto. Conseguentemente io sono esecutore di norme e non legislatore, non potrò che eseguirla al di là di ogni minaccia del dottore Adamo già candidato sindaco a quanto pare del Comune di Noto bocciato dagli elettori e già dirigente medico di Ortopedia presso il presidio ospedaliero di Noto in una posizione altamente conflittuale con lo stesso e da cui sono scaturiti diversi procedimenti nei suoi confronti. Come è altrettanto noto nessuna legge attribuisce ad Adamo potere di rappresentanza alcuna né di interlocuzione con l’Asp di Siracusa. Per cui, le ormai note pretestuose del dottore Adamo sono state inoltrate per competenza al sindaco di Noto per le dovute valutazioni, essendo l’unica autorità che, facendo parte della conferenza dei sindaci sempre secondo le leggi disconosciute da Adamo, ha titolo ad interloquire con l’Asp. Le azioni di Adamo contro l’Asp sono state e saranno segnalate alla autorità competente e ho già dato mandato legale per chiamarlo a rispondere personalmente per i danni materiali già documentati e per la perdita di attività che sta subendo l’Asp a causa di alcuni facinorosi da lui capeggiati che saranno considerati corresponsabili. Preciso che i danni ad oggi subìti sono quantificabili in oltre 500 mila euro e aumenteranno ogni giorno per l’impossibilità a causa di Adamo di aprire nei reparti già pronti lungodegenza e riabilitazione. Infine, viste le minacce di Adamo già candidato a sindaco a quanto pare e già in palese conflitto di interessi, comunque da oggi in poi si procederà alla integrale attuazione della rete. Gli impegni presi dall’Asp e dalla Regione – conclude Ficarra – sono stati mantenuti. E’ stata chiesta alle Asp di Catania e Ragusa una collaborazione per riaprire la Pediatria a Noto senza esito; è stato pubblicato l’avviso per dare parte dei locali dell’ospedale di Noto ai privati; si è approntato quanto necessario per aprire lungodegenza e riabilitazione che non partono per colpa di Adamo; è stata chiesta l’attivazione della RSA con 20 posti letto a Noto già autorizzata dalla Regione”.