LAMPEDUSA – Partono oggi nell’isola di Lampedusa le “prove generali” della normativa europea in materia di riciclo della plastica PET grazie al progetto realizzato dall’amministrazione comunale con il consorzio Coripet, che si allinea alla strategia europea contenuta nella recente direttiva approvata dal Parlamento e dal Consiglio (904 del 5/6/2019). L’iniziativa è stata presentata questa mattina da Monica Pasquarelli di Coripet, insieme al sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello ed i rappresentanti dell’amministrazione comunale.
Saranno due al momento i “punti di riciclo” installati sull’isola: uno al Porto Vecchio, l’altro al Porto Nuovo. Si tratta di grandi “contenitori” – due metri di altezza, due di larghezza ed otto di profondità – nei quali, dopo aver inserito la tessera per farsi “riconoscere”, le bottiglie vanno conferite completamente vuote, non schiacciate e con l’etichetta integra e leggibile.
Una delle novità più interessanti di questo progetto è, appunto, la tessera o “card” che verrà emessa dal Comune. Pensata per i residenti, servirà a caricare punti che si accumuleranno con il conferimento delle bottiglie vuote e che saranno successivamente convertiti in “sconti” sulla Tari, attraverso una diminuzione della tassa sui rifiuti.
Anche i turisti che soggiorneranno sull’isola riceveranno la loro “card turista” assieme alla chiave della camera o appartamento nel quale alloggiano: con il loro gesto aiuteranno a preservare l’isola di Lampedusa ed il suo mare. Infine i turisti occasionali potranno lasciare la bottiglia vuota presso il bar o il locale dove la hanno consumata o comprata, sanno poi i gestori a conferirla negli appositi punti riciclo.
“Fin dall’inizio del nostro mandato – dice il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello – abbiamo avviato iniziative a difesa dell’ambiente e volte al riutilizzo della plastica. Lo scorso anno siamo stati uno dei primi ‘comuni plastic free’, vietando l’uso di shopper e stoviglie monouso non biodegradabili, ed abbiamo promosso una serie di interventi di pulizia straordinaria dell’isola e dei nostri fondali da materiali plastici. L’iniziativa avviata con il consorzio Coripet è un altro passo nella giusta direzione”.
la scelta della amministrazione comunale rappresenta un modello innovativo che punta sull’l’economia circolare, un processo in cui uno scarto diventa materia prima per un nuovo processo industriale portando al tempo un risparmio per i cittadini.
“Affinché il ciclo di vita della plastica diventi circolare – dice Monica Pasquarelli, responsabile del progetto Punti Riciclo Coripet – occorre trovare una soluzione per la crescente produzione e conseguente dispersione di rifiuti nell’ambiente in cui viviamo, in particolare quello marino”. “Lampedusa – prosegue Pasquarelli – rappresenta un ecosistema unico e straordinario, attivare in questo splendido territorio il nostro progetto di avvio al riciclo di bottiglie usate ci rende orgogliosi. L’amministrazione comunale di Lampedusa e Linosa ha pienamente accolto e correttamente interpretato la filosofia che ha portato alla recente disciplina della plastica monouso: la bottiglia in PET è uno degli imballaggi più riciclabili, tanto che non rientra tra i materiali messi al bando dalla direttiva della Comunità Europea. La collaborazione tra l’amministrazione pubblica e Coripet punta a creare le condizioni affinché entro il 2025 ci sia abbastanza PET riciclato da far si che ogni nuova bottiglia ne contenga almeno il 25 %”.