Palermo, Da Abu Dhabi a Palermo per imparare a gestire una struttura extralberghiera Il corso di formazione per migliorare la qualità dell’accoglienza incassa consensi

Palermo, Da Abu Dhabi a Palermo per imparare a gestire una struttura extralberghiera Il corso di formazione per migliorare la qualità dell’accoglienza incassa consensi

PALERMO – Da Abu Dhabi – la capitale degli Emirati Arabi Uniti – a Palermo, per apprendere tutti segreti per una corretta gestione delle strutture extralberghiere. E ancora l’attività ricettiva dei fari di Ustica – Punta Cavazzi e Omo morto – sarà avviata anche grazie alle informazioni ricevute nel corso di formazione per la gestione di B&B e strutture extralberghiere organizzato da Confartigianato Imprese Palermo.

 

Presenze importanti, allievi super attenti, anche in questa nuova edizione del corsoappena concluso, organizzato dall’associazione territoriale, promosso dalla categoria Turismo e Spettacolo, che per la seconda volta si è rivelato vincente.

 

Le storie parlano da sé. Dopo aver ufficializzato sui media l’avvio delle lezioni, sono arrivate iscrizioni a pioggia. Manuela Tedesco, 39 anni, palermitana ma residente ad Abu Dhabi, era in vacanza in Grecia col marito. “Da sempre – racconta – ho lavorato in aziende in qualche modo collegate al turismo. Dall’aeroporto ad American Express, da call center ad agenzie di viaggio, e il mio obiettivo è sempre stato quello di impegnarmi in prima persona nel campo turistico e gestire una struttura tutta mia. Ho letto sul sitoPalermotoday l’annuncio di un corso riservato proprio alla gestione di strutture extralberghiere – confida – e l’idea mi ha fatto scattare subito. Ho detto a mio marito che al rientro ad Abu Dhabi avrei preso il primo aereo per Palermo, per non perdere questa occasione”. E Manuela è davvero caparbia. Con il marito Diego, romano, super visore in aeroportoad Abu Dhabi, pensa di mollare tutto per tornare nella sua Palermo. E trasformare una casetta non utilizzata proprio in una struttura extralberghiera. “Io per adesso non ho un’occupazione mentre mio marito è disposto a lasciare subito il lavoro – dice entusiasta Manuela –. Io ho una laurea in Economia e gestione delle imprese, cultura turismo territorio e valore di impresa. All’estero è una laurea che non posso spendere”. E suggerisce: “Nella vita bisogna rischiare. In passato avevo sempre contratti di lavoro regolari, a Palermo, a Roma. Ma ho sempre mollato in cerca di qualcos’altro. Rischiare per vincere. Tutti quanti”.

 

Da Manuela a Manfredi. 43 anni, palermitano, Manfredi Capri è il papà di sei figli. E per il loro futuro costruisce e non si ferma. Così nel 2017, con la sua società, la Sabir immobiliare, si è aggiudicato la gestione del faro di Punta Cavazzi, a Ustica: per 30 anni sarà un centro di ricerca, una struttura polifunzionale in grado di accogliere e ospitare turisti ma anche studenti e ricercatori appassionati di mare. E proprio per organizzare al meglio l’accoglienza, Manfredi ha deciso di partecipare al corso organizzato da Confartigianato. Dovendo realizzare una struttura extralberghiera non solo a Punta Cavazzi, ma anche al faro di Omo Morto, con una tipologia di ricettività differente. “Siamo alle battute finali – dice Manfredi Capri – e presto daremo il via ai lavori di risistemazione del faro". Dieci mesi di cantiere per poi inaugurare il polo didattico, una sorta di foresteria del mare, come piace definirla allo stesso allievo/imprenditore. “Il corso – aggiunge – ha avuto per me un ruolo fondamentale perché presenta dettagliatamente uno spaccato concreto di ciò che occorre fare quando ci si cimenta nell’extralberghiero”. Il faro di Omo Morto, invece, sarà destinato esclusivamente alla ricezione extralberghiera con camere di lusso e un ristorante.

 

Sono stati 15 gli allievi in questa edizione. Per iscriversi alle lezioni di settembre, basta inviare una mailall’indirizzo di posta elettronica formaturismo.confartigianato@gmail.com o contattare anche via whatsapp, il numero 331.5933277.

 

Il corso, che promuove innanzitutto la qualità dell’accoglienza, si rivolge a tutti coloro che vogliono aprire o rilanciare una struttura ricettiva nel settore extralberghiero (bed and breakfast, affittacamere, case vacanza) e ha una durata di 60 ore. Le lezioni si svolgono nei locali di Confartigianato, presso la Camera di Commercio, in via Emerico Amari, a Palermo.

 

L’obiettivo è anche quello di mettere un freno all’avviamento “creativo” di strutture nel settore extralberghiero ed individuare invece un metodo pianificato ed organizzato di gestione qualitativa.

 

Il corso consente agli allievi di avere una conoscenza globale sia dell’investimento che vogliono avviare, sia dell’attività che andranno a svolgere. Abbracciando a 360 gradi tutto ciò che ruota attorno a una struttura extra-alberghiera. Dalla tassa di soggiorno alla normativa regionale, dal marketing alle tecniche di comunicazione e promozione.

 

Le lezioni, si chiudono sempre con una parte pratica, un tirocinio presso strutture già esistenti. Fiore all’occhiello, per Confartigianato Palermo, è stata la possibilità di effettuare una giornata di tirocinio, in una delle sei strutture extralberghiere aperte da ex allievi della prima edizione del corso. I 15 studenti, in questa occasione, sono stati ospitati dal B&B “La finestra sul porto”, gestita da Daniele Unniemi. “Crediamo di potere affermare con orgoglio – dicono Giuseppe Pezzati e Giovanni Rafti, rispettivamente presidente e segretario provinciale di Confartigianato Imprese Palermo – che le storie che abbiamo raccolto durante le giornate delle lezioni e che vi abbiamo voluto adesso raccontare, testimoniano la buona qualità e la giusta strada del nostro progetto di formazione. Abbiamo voluto per la seconda volta, e continueremo a farlo – assicurano –, organizzare un corso per promuovere la qualità dell’accoglienza, dare le giuste indicazioni per gestire ciò che è extralberghiero e fissare anche qualche regola per evitare un avviamento non trasparente di nuove strutture. Siamo felici dei feedback che ci arrivano dagli stessi allievi e questo ci dà il giusto entusiasmo per proseguire nel nostro lavoro”.

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