Lentini, Forse di un ex bancario  il cadavere ritrovato dentro una body bag, il 26 agosto scorso, in contrada Ciricò in territorio di Carlentini

Lentini, Forse di un ex bancario il cadavere ritrovato dentro una body bag, il 26 agosto scorso, in contrada Ciricò in territorio di Carlentini

CARLENTINI. Potrebbe essere di Francesco Di Pietro, 66 anni, di Lentini, ex funzionario di banca, il cadavere che venne ritrovato domenica 26 agosto, all’interno di una body bag, ovvero una sacca usata per la conservazione di cadaveri o resti umani e nascosta dietro un muro di cinta in contrada Ciricò, in territorio di Carlentini. Dell’uomo non si hanno più notizie dal 19 – 21 agosto scorso, quando secondo alcune indiscrezioni avrebbe effettuato un prelievo di denaro da un istituto di credito di Lentini. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Augusta e del comando provinciale di Siracusa, dopo aver individuato l’automobile di proprietà dell’uomo lasciata in luogo pubblico della città a fine agosto e effettuato il sopralluogo assieme ai militari del Ris all’interno dell’abitazione per prelevare elementi utili alle indagini. A confermare le voci sull’ipotesi che quel cadavere fosse proprio dell’ex dipendente della Banca, conosciutissimo in città, trovato domenica 26 agosto, all’interno di una body bag, è stata la presenza dei carabinieri del Ris in un appartamento di via degli Operai, utilizzata dall’uomo da alcuni anni e l’autovettura ritrovata nel parcheggio del centro storico della città. L’uomo, infatti, secondo gli investigatori manca da casa da metà agosto scorso, quando avrebbe effettuato un prelievo al bancomat dell’agenzia di credito di Lentini e dal 21 agosto scorso non si hanno notizie e nessuno l’ho ha visto in città. Gli uomini del Ris il 4 settembre hanno raccolto materiale ed effetti personali per ricostruire il Dna dell’uomo e compararlo con il Dna prelevato dal cadavere ritrovato il 26 agosto scorso, nudo all’interno di una body bag. La morte dell’ex funzionario di Banca sarebbe avvenuta per cause naturali, secondo l’autopsa effettuata dal medico legale Orazio Cascio su incarico del magistrato di turno della Procura Salvatore Grillo, che sta coordinando le indagini, probabilmente per un infarto cardiaco. Intanto continuano le indagini dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Augusta. Tra le ipotesi che gli investigatori stanano ripercorrendo per ricostruire le ultime ore di vita dell’ex funzionario c’è quello di un incontro con una donna e sarebbe stato colpito da infarto. La donna, presa dal panico, avrebbe chiesto a qualche amico di sbarazzarsi del corpo. Così è stato messo in atto il piano: il corpo, senza vestiti, sarebbe stato messo dentro una body bag, caricato su un mezzo è gettato in un appezzamento di terreno in contrada Ciricò, lontano da occhi indiscreti. Nonostante fosse conosciutissimo nessuno tra gli investigatori o fra i soccorritori intervenuti avevano associato il nome all’ex funzionario di banca Francesco Di Pietro a quello del cadavere. La Procura ha aperto un fascicolo conoscitivo – in sostanza non viene citata alcuna ipotesi di reato e quindi neppure l’omicidio – e non vi sono degli indagati, ma il lavoro degli ultimi giorni è stato certosino. Ora la palla passa ai Ris: toccherà a loro offrire una chiave di lettura dell’identità del cadavere ritrovato il 26 agosto scorso, dopo quattro giorni dalla morte che dovranno incrociare gli elementi raccolti e confermare ufficialmente che il corpo ritrovato in contrada Ciricò sia quello dell’ex bancario.

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