GERUSALEMME- “Papa Francesco fa bene a chiedere ai big della Rete di implementare un algoritmo che difenda i bambini. Ma il punto è che si possono fare tutti gli algoritmi del mondo, solo che se poi non si trova chi abusa tutto questo non sarà servito a niente”. Don Fortunato Di Noto, il sacerdote fondatore e presidente dell’Associazione Meter Onlus (www.associazionemeter.org) si trova al momento in Terrasanta e commenta così l’appello lanciato ieri dal Pontefice che chiede più protezione online per i bambini. E dice: “Anche se mi trovo all’estero, stamattina abbiamo denunciato 28 links pedopornografici su .onion, che è un portale del Deep web, la parte oscura della Rete”.
LA VERGOGNA DELLA PEDOPORNOGRAFIA – Don Fortunato continua: “Si tratta di un vero e proprio catalogo dell’orrore, ci sono foto e video degli stupri su neonati fino a ragazzini di 12/13 anni. Ci sono decine di migliaia di foto e video. Decine di migliaia di bambini già abusati. E tutto tace”. Per il sacerdote siciliano: “Da anni denunciamo la responsabilità dei colossi del web in merito a questo dramma. Papa Francesco oggi ha richiamato i responsabili, ne siamo soddisfatti. Ma adesso bisogna passare ai fatti: il fenomeno reale e virtuale degli abusi è inarrestabile e spesso Meter si domanda: migliaia di segnalazioni dove finiscono?”.
IN SOLI 4 MESI QUASI 6 MILIONI DI FILES SEGNALATI – La domanda non è retorica. Tanto per darvi un dato: Meter ha segnalato, stando ai dati aggiornati al 21 aprile 2019, già 5 milioni e 826.458 foto a sfondo pedopornografico e 102.630 video pedopornografici. Tanta di questa vergogna viaggia e viene scambiata sul Deep web. Foto e video sono stati immediatamente segnalati a diverse Polizie, italiane e estere, e a numerosi Server Provider. Che spesso non hanno fatto nulla.
UNA EMERGENZA DA ANNI TROPPO DISATTESA. Sono milioni i bambini abusati, in tutto il mondo. Realtà drammatica al limite di un orrore quotidiano. Poche le risposte a fronte di migliaia di denunce. Questa indifferenza inquieta. I Report, che consigliamo di consultare aprono scenari ma anche piste operative di contrasto e prevenzione.