SIRACUSA – Fratelli d’Italia dalla parte degli operatori sanitari, spesso vittime di attacchi fisici e verbali. In seguito all’aggressione di qualche giorno fa, subìta da due operatori sanitari del 118 a Siracusa, di quella alla guardia medica di Augusta o dello stupro del medico donna durante il suo turno di guardia a Trecastagni, solo per citarne alcuni, Rossana Cannata, deputata regionale di Fratelli d’Italia, rende noto che il gruppo parlamentare all’Ars ha presentato una mozione su misure di prevenzione e di deterrenza di tale fenomeno che riguarda professionisti di presidi di continuità assistenziale, di pronto soccorso ospedalieri e di 118 delle diverse province siciliane ma non solo. Una risposta alle tante voci che si sono sollevate contro questo fenomeno spesso al femminile e un’iniziativa in linea con quelle avviate dal partito a livello nazionale. Si è infatti tenuta ieri, nella sala Caduti di Nassirya in piazza Madama, a Roma, la conferenza stampa di Fratelli d’Italia su “Contrasto alla violenza sui camici bianchi – Misure a supporto, dal Parlamento alle Regioni”. Il partito, per esempio, come spiegato dalla leader Giorgia Meloni, lavora da tempo sia in Parlamento per attribuire lo status di pubblico ufficiale a medici e infermieri in servizio, sia nelle Regioni per introdurre una serie di misure di prevenzione e sicurezza, come le telecamere e il collegamento con le forze dell’ordine. “In questo contesto – spiega la deputata regionale della circoscrizione siracusana – si inserisce la mozione del gruppo di Fratelli d’Italia all’Ars – che impegna il governo della Regione siciliana a porre in essere tutti gli atti necessari a garantire l’installazione di sistemi di videosorveglianza e geolocalizzazione collegati con le centrali delle forze dell’ordine, a tutela degli operatori sanitari, in particolar modo nelle sedi isolate. A voler valutare la possibilità di stipulare un apposito protocollo per garantire, in tutte le sedi della continuità assistenziale dell’Isola, la sicurezza del personale, sul modello del protocollo Asur vigente nelle Marche e richiedere al Governo nazionale una rapida formulazione e applicazione delle norme previste per i pubblici ufficiali in caso di aggressioni e minacce a operatori medici di continuità assistenziale e 118”. La componente della commissione regionale alle Attività produttive continua: “Sono certa che il governo Musumeci sarà al nostro fianco in questa battaglia come, tra l’altro, ha già dimostrato tramite una misura antiaggressione prevista all’interno del bando pubblicato recentemente e concertata da Davide Croce, presidente del Cda della Seus, con l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, con l’obiettivo di dotare le 200 nuove ambulanze della Seus di telecamere. Un importante intervento – conclude l’on. Rossana Cannata – per scoraggiare un fenomeno purtroppo dilagante e preoccupante a cui adesso devono fare seguito altre azioni, come quelle contenute nella mozione di Fratelli d’Italia, perché la garanzia della sicurezza degli operatori sanitari, che quotidianamente salvano vite umane, non è più rinviabile”.