PALERMO – 30 milioni di euro da mettere subito a disposizione delle quasi 25mila imprese artigiane siciliane, chiamate a regolarizzare la loro posizione contributiva per accedere a Fsba e garantire così sostegno al reddito ai circa 60mila lavoratori a copertura del periodo di chiusura forzata delle attività”. E’ la richiesta che le Associazioni datoriali di categoria e le Organizzazioni sindacali confederali hanno formulato, nel corso di un incontro svoltosi in videoconferenza, all’Assessore alla Famiglia, Politiche Sociali e del Lavoro, Antonio Scavone. “Si tratta di un intervento fondamentale – affermano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone, e i segretari regionali delle sigle del mondo dell’artigianato, Piero Giglione(CNA), Andrea Di Vincenzo(Confartigianato) e Orazio Platania(Claai) e il coordinatore sindacale Renato Ferrara(Casartigiani) – che muove dall’esigenza dei dipendenti che si trovano temporaneamente sospesi dal lavoro perché le relative aziende artigiane, a causa della pandemia, sono state costrette a sospendere o ridurre l’attività d’impresa. Ci siamo attivati con urgenza e senso di responsabilità, chiamando in causa l’Assessore Scavone, che pur apprezzando la richiesta ha dato la disponibilità a valutarne la possibilità di poterla finanziare – aggiungono – nella piena consapevolezza che un bacino così ampio di dipendenti non può rischiare, in questo particolare momento, di essere tagliato fuori dagli ammortizzatori sociali. Anche una recente circolare dell’Inps ha, infatti, sgombrato il campo da interpretazioni ed equivoci: è stato chiarito che, per il settore artigianato, le integrazioni salariali, per le sospensioni derivanti dall’emergenza Covid19, devono essere garantite da Fsba. Ma per essere erogate – sottolineano – elemento essenziale, imprescindibile è che le imprese siano in regola con la contribuzione da almeno 36 mesi. Da qui la necessità, tenuto conto della numerosa platea ancora non iscritta al Fondo, di promuovere misure di intervento finalizzate ad agevolare il percorso di regolarizzazione. Dal canto suo Fsba ha autorizzato uno speciale piano che prevede la rateizzazione in 12 mesi a partire dal ripristino del pagamento del contributo. A nostro avviso però resta un grande nodo, quello di non appesantire il processo di ripresa economica post-coronavirus. Ed è proprio in questa ottica – concludono sindacati e associazioni datoriali – che abbiamo chiesto l’intervento della
Regione, trovando l’immediata apertura dell’Assessore Scavone, il quale si è detto disponibile a valutare, attraverso un passaggio nella giunta di governo, l’istituzione un apposito fondo pubblico a garanzia di Fsba. Questo meccanismo consentirebbe all’impresa
artigiana di sanare subito la propria posizione”. Le domande, nell’ambito dell’ emergenza COVID-19, possono riguardare sia la prosecuzione delle prestazioni in corso dal 23 febbraio, che le prestazioni relative ai periodi di sospensione nel limite delle 9 settimane previste dal decreto. Le istanze possono essere presentate fino al 31 maggio 2020. Tutte le procedure dovranno essere effettuate mediante la piattaforma informatica FSBA.