SIRACUSA – Il caso Rizzuto con il focolaio nelle strutture dei beni culturali e i tanti presunti ritardi regionali e siracusani per affrontare l’emergenza Coronavirus. Stasera la trasmissione di Rai3 condotta da Sigfrido Ranucci ha dedicato una nuova puntata sull’emergenza sanitaria partendo da Bergamo e attraversando il Paese fino a Siracusa. Qui si partiti dalla data dello scorso 23 marzo quando in ospedale muore per coronavirus il direttore del parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto. L’inviata di Rai 3 intervista il figlio di Rizzuto che ricostruisce il quadro clinico del padre sostenendo come nei primi giorni di febbre gli sarebbe statonegato il tampone. Rizzuto sarà ricoverato solo giorni dopo, quando le sue condizioni si erano aggravate. Intanto si contagia la sua più stretta collaboratrice, che morirà due giorni dopo di lui. Si contagiano anche altri colleghi, alcuni vengono ricoverati, altri restano in isolamento domiciliare. Durante il servizio l’inviata di Report incalza di domande il direttore generale dell’Asp, Salvatore Ficarra, che però alla luce delle indagini in corso si riserva di non rispondere ad alcuna domanda. Resta però la sensazione che la Sicilia nonostante il contagio in Lombardia fosse già ampio e l’emergenza conclamata, ci si sia mossi con ritardo e l’emblema è ancora Siracusa con il laboratorio dell’ospedale che viene autorizzato dalla Regione a esaminare i tamponi solo da 10 giorni ma che non ha potuto iniziare a lavorare a pieno regime per l’assenza delle attrezzature… tutte consegnate in altre regioni… nonostante il vantaggio di un mese per affrontare l’emergenza.
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