AVOLA – #IORESTOBAMBINO – Lo sappiamo, non è una Giornata che risolve i problemi ma da più di un ventennio noi e tante vittime, in silenzio, con umiltà, senza tanto scalpore vogliono essere ricordate e ricordare: #iorestobambino e #gbv2020 è dunque il nostro hashtag. È quello che alcune vittime, durante i colloqui al Centro ascolto ci dicono. #iorestobambino perché nonostante tutto nessuno può aver rubato l’innocenza e la spensieratezza di un amato da Dio, un prediletto del Signore, il futuro della Società e della Chiesa. Non possiamo non ricordarli e dobbiamo fare arrivare un chiaro messaggio: noi siamo con voi, non dovete sentirvi soli, abbandonati. Ecco perché #iorestobambino. Ecco alcune ragioni di questa GBV2020. Dobbiamo ancora fare tanto e molto.
LA PREGHIERA – Accanto al virtuale anche la realtà della preghiera. Ecco quindi per voi il testo della preghiera che tutti i sacerdoti, nella Messa del 3 maggio prossimo, innalzeranno al Signore nell’ambito della preghiera dei fedeli: “Nella XXIV GBV preghiamo per il Popolo di Dio affinché promuova con coerenza la difesa, la tutela, la protezione e la cura dei piccoli violati nel corpo e nello spirito e assuma iniziative per la loro salvaguardia in famiglia, nella società e nella scuola. Preghiamo”.
CHE COSA PUOI FARE – Certo, celebrare una Giornata simile senza attività reali e nel territorio crea non pochi problemi. L’emergenza coronavirus ha generato un distanziamento sociale necessario per la tutela della salute ma il rimanere a casa non implica necessariamente la sicurezza dei bambini, sempre più soggetti di adescamento online e vittime di violenza. È necessaria una maggiore vigilanza, attenzione e protezione. Siamo dunque tutti chiamati ad agire, a partecipare, a diventare protagonisti di questo evento. La GBV non è cioè solo di Meter, ma di tutta l’umanità: occorre quindi passare dalle parole e dalle buone intenzioni ai fatti concreti che uniscono le forze e l’impegno per tutelare e salvaguardare i minori e i vulnerabili. Questo significa impegnarsi ad operare per il bene dei piccoli.
CELEBRIAMO SUI SOCIAL NON DIMENTICANDO LA REALTA’ – A causa del Coronavirus l’appuntamento annuale presso Piazza S. Pietro per la recita del Regina Coeli non si terrà, ma si potrà aderire all’iniziativa attraverso l’utilizzo dei social network per rinnovare insieme l’impegno per l’infanzia e il ricordo delle vittime di abuso. In famiglia, all’interno dell’ambiente domestico, sarà possibile partecipare a momenti di riflessione, preghiera e attività formative utilizzando i canali social dell’Associazione.
IL LOGO E I DISEGNI – Attraverso la realizzazione di disegni e del simbolo per la XXIV GBV, le scuole potranno usare la didattica a distanza e i genitori coinvolgeranno i bambini in attività di sensibilizzazione, le parrocchie e le associazioni laiche e religiose, anche di qualunque altra confessione religiosa, possono promuovere la GBV.
Il simbolo scelto è la margherita che rappresenta la purezza, l’innocenza giovanile e la semplicità. Le indicazioni per lo svolgimento dei laboratori per bambini verranno fornite mediante file scaricabile dal sito www.associazionemeter.org ; oppure seguite le nostre pagine Facebook per essere sempre aggiornato.
Le fotografie dei lavori verranno pubblicate nei canali social e nel sito internet dell’Associazione. Infine, non dimenticate che il 3 maggio 2020 si terrà la celebrazione eucaristica con diretta Facebook.
ARRIVA IL REPORT 2019 – Non è tutto. Come da tradizione, anche nel 2020 presenteremo il nostro Report che riferirà sull’attività di Meter nell’anno appena trascorso. Tradizionalmente la presentazione avveniva in marzo ma, viste le condizioni straordinarie in cui Meter si trova a operare, abbiamo deciso di far slittare la presentazione ad una conferenza stampa online che don Di Noto terrà il verso la metà di maggio sui canali social dell’Associazione. Vi invitiamo a contattarci online per richiedere eventualmente l’accredito e il Report sotto embargo, grazie.
NOTA STORICA – La GBV – Giornata Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, contro la pedofilia è la prima manifestazione italiana e internazionale contro questa piaga. Nata nel 1995, è un evento ideato e celebrato dall’Associazione Meter Onlus tra il 25 aprile e la prima domenica di maggio per riflettere sulla condizione dell’infanzia e sensibilizzare la società civile, le comunità ecclesiali cattoliche e quelle delle altre confessioni religiose sul triste fenomeno della pedofilia, pornografia infantile, abusi sessuali sui minori. Per incoraggiare e per incoraggiarsi a perseverare con tenacia nell’azione in favore dei piccoli, dei deboli e degli indifesi.
DON DI NOTO: IL CORONAVIRUS NON HA FERMATO I PEDOFILI – Per don Fortunato, “Il coronavirus non ha fermato i pedofili ma non ferma neanche noi. Malgrado tutto i ragazzini vengono più facilmente adescati – dice il sacerdote siciliano – perché sono abbandonati a loro stessi. È tempo di combattere per dare di nuovo genitori vivi a ragazzini che oggi sono sostanzialmente orfani. Prevenzione, Informazione e Azione. Dobbiamo continuare ad agire oltre le buone intenzioni. ”, conclude.