In Sicilia i Gruppi di Volontariato Vincenziano non si fermano con il Covid-19 e continuano il loro impegno a fianco dei poveri

In Sicilia i Gruppi di Volontariato Vincenziano non si fermano con il Covid-19 e continuano il loro impegno a fianco dei poveri

CATANIA – L’impegno dei Gruppi di Volontariato Vincenziano non si è fermato nonostante la pandemia in corso, anzi ha saputo adattarsi alle nuove povertà e alle stringenti misure di sicurezza declinando ai tempi attuali l’azione e il pensiero di san Vincenzo de’ Paoli. “È un momento difficile che richiede la collaborazione di tutti” spiega il presidente regionale della Sicilia dei Gruppi di Volontariato Vincenziano, GVV AIC Italia, Giovanni Morreale, lui stesso volontario del GVV di Santa Margherita di Belice, paese che nel 1968 ha vissuto il terremoto, “ma l’amore per il prossimo, il desiderio di aiutare, la solidarietà verso gli altri, in questo particolare momento, ha contagiato più del COVID 19”.
In tutta la Sicilia proseguono, nel rispetto delle normative, le azioni in favore dei più poveri. Tenendo presente le parole di San Vincenzo “Il donare non ha mai un destinatario unico, essere tramite è la nostra azione”, i Gruppi di Volontariato Vincenziano si impegnano ad “avere un cuore che vede, perché i poveri sono invisibili” come ha detto Papa Francesco.
Il GVV di Montevago (AG), in sinergia col Comune, sta lavorando per raggiungere, aiutare e sostenere le persone che in questo momento si trovano in difficoltà. Grazie ad un operatore economico che si occupa di ristorazione, stanno arrivando ogni giorno circa 80 pasti caldi, che con la buona volontà e la generosità dei ragazzi facenti parte della consulta giovanile e con l’impegno dei servizi sociali e della Polizia Municipale, si stanno distribuendo ai meno abbienti.
In questo contesto entra il servizio svolto dal GVV che, avendo a disposizione derrate alimentari, inizia la distribuzione delle stesse. Ogni giorno vengono distribuiti generi di prima necessità. I giovani della consulta hanno accolto con entusiasmo la proposta e, muniti di guanti e mascherine, si impegnano nel servizio a domicilio.
A Palermo due Gruppi Sacro Cuore e S. Caterina Labouré, si sono uniti per potere effettuare una distribuzione di alimenti in collaborazione con alcuni militari riuscendo in questo modo a portare direttamente al domicilio delle persone un piccolo aiuto.
A Trapani i gruppi GVV, con la collaborazione dei parroci, intensificano il loro servizio per i più bisognosi. Si moltiplicano le visite domiciliari per andare incontro ai sempre crescenti bisogni del territorio. In questi giorni sono stati distribuiti ai vari gruppi GVV delle diverse parrocchie, le provviste della mensa cittadina, temporaneamente chiusa.
Da Grammichele, (CT), Giovanna Zaccaria sottolinea le molteplici iniziative rese possibili anche grazie alla collaborazione di Sindaco, Carabinieri, Protezione Civile e Caritas locali. Vengono raccolte offerte in alimenti e distribuito ogni giorno il pane donato da un panettiere, al quale si aggiungono i biscotti preparati dal gruppo Vincenziano. Un’interessante iniziativa riguarda la necessità di dotare i lavoratori che svolgono servizi essenziali delle introvabili mascherine (comunque reperibili in quantità ridotte rispetto all’effettivo fabbisogno) idonee a assicurare protezione. I volontari del Gruppo Madonna degli Angeli hanno promosso l’ iniziativa della “spesa sospesa” coinvolgendo per l’acquisto di beni di prima necessità i clienti di un supermercato. Alcuni Gruppi infine si sono resi disponibili a supportare telefonicamente quanti, residenti privi di reddito, avessero avuto diritto ai buoni spesa erogati dal Comune e dovessero compilare e trasmettere istanze e dichiarazioni. A Campobello (AG), la sinergia con Comune e altre associazioni locali ha consentito la messa in comune di pacchi alimentari che sono stati poi ritirati dagli assistiti.
Concludiamo questa sintetica panoramica dell’azione dei GVV con una riflessione di Mirella Campione, dei Gruppi di Volontariato Vincenziano di Caltanissetta: “Da questa difficile esperienza abbiamo imparato che i poveri non sono categorie da aiutare ma sono persone singole con le loro peculiarità, le loro necessità, le loro risorse”.

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