SIRACUSA – Come vivere la famiglia in piena emergenza sanitaria? E come la famiglia sta vivendo la pandemia? Sono alcune delle domande alle quali ha provato a rispondere la tavola rotonda promossa dall’Ufficio per la Pastorale Familiare dell’Arcidiocesi di Siracusa alla quale hanno preso parte, in video collegamento, un centinaio di partecipanti da varie località della Sicilia. “Nel corso della storia, la Chiesa ha sempre avuto una particolare attenzione verso le famiglie e il popolo di Dio, in particolare nei momenti di difficoltà dopo il Concilio Vaticano II il popolo di Dio si manifesta e si materializza attraverso le attività parrocchiali” ha detto mons. Salvatore Marino, delegato episcopale per la Pastorale Familiare della diocesi di Siracusa. Salvo Sorbello, presidente del Forum delle Associazioni Familiari della provincia di Siracusa, da sempre impegnato alla difesa e alla promozione della Famiglia, ha focalizzato il suo intervento sulla triste situazione demografica e sull’impegno da parte del Forum a promuovere il Patto per la Natalità e l’assegno unico per figlio. Sorbello ha ricordato un importante appuntamento che il Forum Nazionale ha promosso per domenica scorsa facendo affacciare i bambini sui balconi per fare un po’ di gioiosa baldoria,“per un applauso a quei genitori diventati insegnanti e assistenti informatici, attenti agli anziani, ai bambini privati dei parchi giochi e della loro libertà di correre,
a tutte le famiglie italiane”. I moderatori, i coniugi Maria Grazia Sostegno e Salvatore Cannizzaro, direttori dell’Ufficio per la Pastorale Familiare della diocesi di Siracusa, hanno cercato di legare tra loro i vari interventi dei relatori. “L’emergenza Covid-19 ha “quintuplicato” la povertà e con essa l’impegno della Caritas, considerando che senza tempestivi interventi da parte dello stato ci prepariamo a vivere momenti più difficili, fino ad arrivare alla povertà assoluta per molte famiglie” ha spiegato don Marco Tarascio, direttore della Caritas Diocesana. A tal proposito è stato fatto riferimento all’intervento di papa Francesco sulla piaga sociale dell’usura “che schiaccia intere famiglie e che avanza sempre più per mancanza di lavoro”, a causa dell’attuale crisi che sta mettendo in ginocchio le piccole e medie imprese. Marco Fatuzzo, già sindaco della città di Siracusa e dirigente scolastico, ha dato un messaggio di speranza parlando di economia di comunione o economia del dare, un tema affrontato dai diversi papi, a partire da Paolo VI fino a papa Francesco: “Si tratta di superare la povertà di aziende, tra le aziende: quelle più ricche si privano di un piccolo capitale per donarlo a quelle
più povere affinché queste non scompaiano” Non è mancato il riferimento alla scuola. Angela Gullì, presidente dell’AIMC della provincia di Siracusa, ha fatto un’analisi su come interagiscono scuola e famiglie, nel contesto dell’attuale emergenza e sull’attualizzazione della didattica a distanza promossa dal MIUR, mettendo in risalto i fattori positivi e le criticità e sottolineando l’importanza dell’istituzione scuola nella società e per le famiglie. Don Massimo Di Natale, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, ha evidenziato che a causa dell’emergenza “è venuto meno uno dei cardini del Vaticano II: la presenza del popolo di Dio durante la celebrazione eucaristica”, e poi ha ricordato la lettera dell’arcivescovo Mons. Salvatore Pappalardo, in occasione della santa Pasqua, dove manifesta vicinanza e incoraggiamento ai fedeli, privati di partecipare fisicamentealla Santa Messa. Ha pure sottolineato quanto sia stata valorizzata, in questo periodo, la preghiera in famiglia, piccola chiesa, preghiera supportata dai sussidi che in questa emergenza i vescovi italiani hanno
preparato, auspicando che tale buona pratica continui anche dopo l’emergenza. Rita Marino, presidente dell’AIMC della sezione di Siracusa, ha raccontato la sua esperienza di insegnante in questo tempo, dove è la scuola a entrare nelle case e a interagire con le famiglie in maniera del tutto nuova, mettendo in evidenza
i valori ritrovati e le difficoltà delle famiglie ad affrontare le nuove tecnologie funzionali alla didattica a distanza. L’incontro si è concluso con un messaggio di speranza che ognuno dei relatori ha dato alla comunità, seguito dalla preghiera di papa Francesco alla Santa Famiglia di Nazaret in Amoris Laetitia.