LENTINI – Tantissimi i messaggi di autorità provinciali e regionali, sindaci e esponenti del sindacato locale, provinciale e regionale, ma anche di semplici cittadini sanno arrivato alla famiglia. In questo momento particolare, dove bisogna seguire il distanziamento sociale e personale,i lentinesi e dei comuni vicini piangono la scomparsa dell’ex sindaco Turi Raiti ed hanno affidato al web e ai social la loro vicinanza e il loro affetto. Ecco i messaggi dei sindaci, ex sindaci , autorità,deputati, ex parlamentari, sindacalisti e istituzioni.
Il sindaco di Lentini Saverio Bosco: “Lo scrittore Colombiano Dàvila diceva che tra avversari intelligenti c’è una simpatia segreta, giacché tutti dobbiamo la nostra intelligenza e le nostre virtù alle virtù e all’intelligenza del nostro avversario. Questa è una sintesi di ciò che Turi Raiti è stato per me, un uomo politico che spesso ha avuto posizioni diverse dalle mie, ma nonostante ciò, mi ha insegnato molto. Buon viaggio Sindaco”.
Il sindaco Daniele Lentini e l’amministrazione comunale di Francofonte si “uniscono al dolore dei figli Glenda e Giuseppe e della moglie Emanuele per la scomparsa di Salvatore Raiti, ex Sindaco di Lentini, personalità di spicco, protagonista attivo nella lotta alla mafia, sempre accanto ai lavoratori e ai cittadini. Alla famiglia e alla comunità di Lentini vanno le più sentite condoglianze. Rimane il ricordo di un grande uomo sempre in prima linea”.
Il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio: “Sicuramente lascerà un grande vuoto nella politica del nostro territorio e dell’intera provincia. Un politico di spessore, profondo conoscitore delle problematiche del territorio e da sempre impegnato per risolverle. Mi stringo al dolore della famiglia”.
L’ex sindaco di Lentini Alfio Mangiameli: “Amicizia, rispetto, passione, scontri e nello stesso tempo lealtà e amore, per la Città di Lentini, lo hanno caratterizzato nel suo impegno sindacale e politico”.
L’ex parlamentare regionale Bruno Marziano: “Conoscevo Turi Raiti da prima, come dirigente sindacale, ma la nostra vicinanza ed amicizia aumentò e si consolidò in occasione del terremoto del 1990 che lo vide impegnato verso la sua terra, Lentini in particolare, e la sua gente nei comitati di terremotati. Rapporto andato poi avanti nel tempo, e lo trovai accanto a me, assieme al compianto Pippo Formica, come mio convinto sostenitore nel mio ruolo alla Cgil provinciale di Siracusa di cui lui era stato segretario. Come sindaco di Lentini diede anche a me una grande lezione: che si poteva essere uomo di una parte e contemporaneamente rappresentare interessi generali delle popolazioni. Una lezione che portai con me nella mia esperienza come presidente della Provincia di Siracusa. Coi lui e con il compianto Nino Consiglio sono cresciuto politicamente in una esperienza irripetibile, con passione sociale e civile d’altri tempi. Una passione e una competenza che gli è stata sempre riconosciuta da amici ed avversari nei vari ruoli, e sono stati tanti, che ha ricoperto con abnegazione e capacità nell’interesse di cittadini e territorio”.
Il sindaco Francesco Italia. “Con Turi Raiti se ne va un pezzo di Sinistra siracusana, un uomo che per molti decenni è stato un protagonista del dibattito politico e sociale dalla parte dei lavoratori e delle vittime della mafia”. Con queste parole, il sindaco, Francesco Italia, esprime il suo cordoglio a nome personale e della città. “Come segretario provinciale della Cgil – dice il sindaco Italia – Raiti è stato è stato in prima linea accatto ai braccianti e nell’affrontare i problemi della zona industriale negli anni in cui il petrolchimico era la locomotiva della provincia. Uno stile basato sull’impegno in prima persona, che ha mantenuto anche rispetto alla criminalità quando è stato tra i fondatori dell’Associazione antiracket e sindaco di Lentini durante gli anni ’90. Esprimo alla famiglia la vicinanza della comunità siracusana”.
Queste le Parole di Alessio Lo Giudice, ex segretario provinciale del Partito Democratico: “Turi Raiti è stato per me un maestro, una guida, un amico e tanto altro. È stato uno degli ultimi esponenti di una classe dirigente lungimirante, animata dall’ideale della giustizia sociale e per questo in grado di superare i legittimi interessi particolari in vista dell’interesse generale. Turi non si tirava mai indietro. Non era condizionato da alcun calcolo personale. Una battaglia giusta diventava la sua battaglia. Nelle tante ore trascorse insieme negli ultimi anni ho potuto apprendere dettagli e aneddoti della sua vita. Sono stato reso partecipe di una straordinaria storia, la sua, di emancipazione sociale e culturale, a partire dalle lotte sindacali a favore dei braccianti e sino alle battaglie contro la mafia, vere e non di facciata, condotte nella veste di Sindaco di Lentini.
Come nessun altro, Turi ha sostenuto il tentativo di rinnovare, culturalmente e anagraficamente, la classe politica della sinistra locale. Ha avuto la capacità rara di adeguare le parole d’ordine della sinistra sociale e democratica alle nuove circostanze. Amava dire che “la politica è un fatto dinamico”, intendendo con ciò affermare quanto sia indispensabile, per un esponente politico, la capacità di conciliare i propri ideali con il contesto umano e sociale che muta continuamente. Senza questa capacità l’attività politica di riduce a mera testimonianza rendendosi pressoché inutile. Adesso, comandante – così lo chiamavo abitualmente – potrai riprendere le tue passeggiate con il nostro compagno Nino Consiglio. Potrete tornare a volare alto insieme, come sempre avete fatto. A noi viene però a mancare un modello unico. Ci resta il privilegio di averti potuto incontrare ed è un privilegio grande.” “Ho appresso questa mattina – ha detto il commissario del Libero Consorzio, Domenico Percolla – della scomparsa dell’ex sindaco di Lentini. Sono addolorato naturalmente per prematura scomparsa di un uomo che nel corso della sua attività politica e sindacale ha trasmesso valori positivi. A nome mio e di tutto il personale del Libero Consorzio, esprimo le più sentite condoglianze ai familiari dell’ex sindaco”.
“Tanti i confronti e l’unità di vedute, anche se di confederazioni diverse. Ci mancherà la sua visione sindacale a difesa del diritto al lavoro e per i lavoratori”. Anche la Uil Territoriale Siracusa-Ragusa-Gela piange la scomparsa di Turi Raiti, ex sindaco di Lentini e sindacalista della Cgil. “Una figura di spicco e di grande riferimento nel panorama sindacale territoriale – ha ricordato la Uil – con la quale per anni abbiamo condiviso diversi ideali sempre a sostegno di chi non aveva possibilità di occupazione, di chi ce l’aveva ma non godeva di sufficienti garanzie di sicurezza e di chi invece ne era alla ricerca dopo aver magari subìto una ingiustizia dal proprio datore. Spesso in prima linea anche per tante altre emergenze che hanno toccato il nostro territorio per decenni, ci mancherà un momento di importante confronto con l’amico Turi. Alla famiglia e a chi gli è stato particolarmente vicino in questi anni, il profondo cordoglio e un fraterno abbraccio da parte di tutta la Uil territoriale Siracusa-Ragusa-Gela”.
“Grandissimo dolore e tristezza per la scomparsa di un protagonista degli ultimi 30 anni del sindacato e della politica siracusana e, al contempo, un compagno e un amico fraterno di tante battaglie e tante stagioni – lo dichiara Pippo Zappulla segretario regionale di Art1 –. A lui mi lega una militanza comune e un legame profondo con il mondo del lavoro, del sindacato e con la Cgil in particolare e una amicizia cementata in lunghi anni di militanza politica come. Anche se da 4 anni in partiti diversi con lui non sarebbe stato difficile ritrovare un cammino comune poiché identico il solco valoriale e culturale con cui si è cresciuti e formati. La provincia di Siracusa e la sinistra perde un protagonista e una persona di grande spessore e valore. Alla famiglia e ai compagni l’affetto e la vicinanza mia e di tutte le compagne e compagni di Articolouno.”