Il tema dei diritti umani con Giusi Squillaci a “10 minuti insieme”

Il tema dei diritti umani con Giusi Squillaci a “10 minuti insieme”

Il tema dei diritti umani e la loro tutela è stato il filo conduttore di un’intervista a tutto tondo con la dr. Giusi Squillaci, vice responsabile regionale, per la Sicilia, di Amnesty International. Abbiamo puntato l’attenzione su tanti ed importanti argomenti ed iniziative dell’associazione.

Cara Giusi come stai e come procedono le iniziative di Amnesty International?

Grazie intanto per la sensibilità che avete dimostrato nell’invitare me, a nome di Amnesty International e, quindi, per permetterci di parlare e sensibilizzare sempre ed ulteriormente l’opinione pubblica sui temi dei diritti Umani.

Come sapete l’associazione nasce nel 1961 grazie a Peter Benenson e lo scopo era e continua ad essere quello di promuovere, in maniera del tutto indipendente ed imparziale, il rispetto dei diritti umani sanciti nella “dichiarazione universale dei diritti umani”, nonché quello di prevenire eventuali e specifiche violazioni.

Le attività di Amnesty sono sotto gli occhi di tutti e le iniziative sono sempre di grande respiro alla ricerca, comunque, di una vera consapevolezza che, spesso, l’opinione pubblica sembra non avere o, quanto meno, trascurare. Puoi parlarci del rapporto 2019-2020?

Certo e ancora grazie per questa possibilità di mettere in rilievo l’impegno associativo. Intanto ti devo confessare che il rapporto è stato stampato proprio adesso, a giungo 2020 e comprende oltre che alcune panoramiche delle sei macro-regioni, anche molti approfondimenti che riguardano proprio le nazioni particolarmente “dedite” a violare i diritti umani, tra le quali c’è anche l’Italia.

Scusa se ti interrompo, l’Italia? In che senso?

Si certo l’Italia, nel senso che il nostro Paese, viene denunciato per i rifugiati e i richiedenti asilo, per quella politica dei “porti chiusi” o, ancora, per i “decessi in custodia”, come quello di Stefano Cucchi del 2009 e ancora altro.

Sai che nutro particolare attenzione ed interesse ai temi legati agli effetti dei cambiamenti climatici sui diritti umani. Vogliamo fare il punto?

Ahimè, tocchi un tasto molto dolente. Infatti, snocciolando i dati circa questo argomento, possiamo affermare che tra il 2030 e il 2050 circa 250 mila persone moriranno a causa di ciò; così come l’aumento di malnutrizione sarà del 20% in più e un miliardo saranno coloro i quali non riusciranno ad accedere al bene primario dell’acqua.

Per non considerare che il 23% degli abitanti dell’Africa centrale e sub-sahariana non avranno diritto alla salute.

Insomma dati statistici davvero drammatici. Cosa bisogna fare nell’immediato?

Intanto siamo davvero preoccupati dal fatto che, a causa della pandemia, molte nazioni rischiano di fare un passo indietro rispetto a tutta una serie di accordi anche sul piano climatico (per esempio). In particolar modo l’Europa deve trovare le giuste convergenze fra gli Stati dell’unione, per essere protagonista di una politica che ponga la giusta e necessaria attenzione alle cose che abbiamo detto.

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