Siracusa, rubano la carta di circolazione, individuati dalla Polizia e arrestati

Siracusa, rubano la carta di circolazione, individuati dalla Polizia e arrestati

SIRACUSA – Agenti della Squadra Mobile e delle Volanti, impegnati nel controllo del territorio, hanno arrestato Di Mauro Orazio, di 28 anni, e Scarpaci Giuseppe, di 47 anni, entrambi catanesi e già noti alle forze dell’ordine, per i reati di furto aggravato, porto di arnesi atti ad offendere e porto di arnesi atti allo scasso. Nella circostanza, Scardaci è stato altresì denunciato per il reato violazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Catania. In particolare, nella mattinata di ieri, un agente libero dal servizio ha notato in contrada Arenella un’automobile che continuava a girare nella stessa zona. Gli Agenti, intervenuti sul posto, hanno notato l’autovettura che si fermava in via Costa del Sole e un passeggero, identificato successivamente per Scarpaci Giuseppe, che apriva la portiera di un’automobile di grossa cilindrata. A quel punto, l’agente si avvicinava ma Scarpaci gli lanciava contro due mazzi di chiavi e la carta di circolazione appena rubati dall’automobile e, dopo aver strattonato violentemente l’agente riusciva a risalire in macchina. I due malviventisi davano quindi alla fuga ma, dopo un lungo inseguimento, sono stati raggiunti allo svincolo Priolo Sud dell’autostrada e arrestati. Nel corso della perquisizione, venivano rinvenuti all'interno dell'autovettura arnesi atti allo scasso e un congegno elettronico utilizzato per impedire la chiusura centralizzata delle portiere delle autovetture. Dopo le incombenze di rito, i due sono stati portati nella casa circondariale di Siracusa.

Dalla ricostruzione dei fatti, appare evidente che i due arrestati avessero intenzione di risalire all’indirizzo del malcapitato utilizzando i documenti  rubati e di utilizzare le chiavi per compiere un furto all’interno dell’appartamento.Si raccomanda, pertanto, soprattutto durante questo periodo estivo, di non lasciare le chiavi dei propri immobili all’interno delle automobili in sosta in prossimità delle zone costiere per evitare la commissione di reati di natura predatoria.

 

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