SIRACUSA – In occasione del 67esimo anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa, la parrocchia
del Pantheon di Siracusa ha promosso per stasera, sabato 29, alle ore 21, un momento di preghiera alla Madonna delle Lacrime presso il piazzale del Pantheon. La comunità parrocchiale, guidata dal parroco don Massimo Di Natale, è stata da sempre particolarmente coinvolta in questa storia d’Amore con il silenzioso ma eloquente dono delle
Lacrime di Maria all’umanità. I coniugi Angelo Iannuso e Antonina Giusto furono i primi testimoni oculari dell’evento prodigioso avvenuto presso la loro umile dimora in via degli Orti 11 a Siracusa nel 1953. Un evento straordinario che avvenne nella loro camera matrimoniale dove il quadretto, ricevuto come dono di nozze, era posto come capezzale. I coniugi Iannuso si sono sposati il 21 marzo 1953 proprio presso la Parrocchia di San Tommaso Apostolo al Pantheon. La Lacrimazione di Maria a Siracusa ebbe luogo in una casetta di via degli Orti del territorio parrocchiale del Pantheon guidato dal parroco mons. Giuseppe Bruno, che per primo fu coinvolto e dunque chiamato a partecipare al miracolo della Lacrimazione di un quadretto di gesso raffigurante il Cuore Immacolato di Maria. Mons. Bruno fu delegato dalla Curia arcivescovile a guidare la commissione scientifica con la presenza di medici autorevoli del tempo, non tutti credenti come il dott. Michele Cassola, dell’Ufficio di Igiene e Profilassi della provincia di Siracusa per valutare il piangere di quel quadretto di gesso: dopo il prelievo, avvenuto alle 11.00 del 1 settembre 1953, la Madonna non pianse più. “La parrocchia del Pantheon – spiega don Massimo Di Natale, parroco del Pantheon – fu la prima a muoversi in un primo pellegrinaggio verso via degli Orti la domenica del 6 settembre1953 per omaggiare la Madonna anche della miracolosa grazia ricevuta alla piccola Enza Moncada.Ciò che ha mosso ogni anno la peregrinatio alla Madonna delle Lacrime è stato un amore filiale e rinnovato della comunità parrocchiale del Pantheon, tanto da ricordare le parole incoraggianti del parroco di allora, mons. Giuseppe Bruno, “La Madonna chiamò… la Parrocchiadel Pantheon rispose…”.”Per motivi legati all’emergenza epidemiologica di questi mesi, non sono stati previsti in Santuario i pellegrinaggi comunitari di ogni anno, ma la Parrocchia vuole mantenere vivo questo amore filiale nei confronti della Madonna, riunendosi in preghiera, presso il piazzale del Pantheon, per pregare il Santo Rosario davanti a una copia del quadretto prodigioso a ricordo del primo dei quattro giorni della lacrimazione.