LENTINI – L’operazione “Mazzetta Sicula” non ha fermato le richieste alla Regione Siciliana per la realizzazione di una nuova discarica in territorio di Lentini. Un territorio che continua a essere violentato e trasformato ad una vera e propria pattumiera. Prima i titolari della società di rifiuti, che negli ultmi quarant’anni hanno dissacrato il territorio, oggi, gli amministratori straordinari che ha nome dell’impresa Gesac ha richiesto, il 25 agosto scorso, l’autorizzazione al Comune di Lentini e alla Regione di un impianto che dovrebbe interessare 21 ettari per un ammontare di oltre 2.000.000 di metri cubi di rifiuti in contrada Scalpello, sulla strada statale e”194” Catania – Ragusa, in territorio di Lentini. La zona, ad alta espansione agrumicola, con la coltivazione di agrumi della varietà Moro e Tarocco, è stata recintata e pianificata con la sistemazione e videosorvegliata, con il divieto di gettare rifiuti. Il progetto, nei prossimi giorni, dovrà essere visionato dal Comune e dai funzionari della Regione dell’Assessorato dell’Acqua e dei Rifiuti per il parere. A sollevare la vicenda è stato Luigi Boggio, ex segretario della Camera del Lavoro, già parlamentare nazionale del Pci, il quale dopo aver visionato la zona ha lanciato la proposta di una “visita guidata” che si svolgerà sabato mattina, per ammirare lo sbancamento e i lavori di pulizia di 21 ettari di terreno e la perimetrazione con l’installazione della videosorveglianza”. ““Per dare continuità agli sguardi sul territorio – ha detto l’onorevole Boggio – sabato 5 si terrà una visita guidata nella contrada. Il racconto non è nelle parole ma nel rapporto di ognuno di noi con la natura per il rispetto dell’ambiente. La partecipazione è individuale e libera. Si raccomanda la mascherina e il mantenimento della distanza fisica”. Sulla vicenda si è aperto un ampio dibattito, tutti in un’unica direzione: il diniego alla realizzazione della nuova discarica. Per il sindaco di Lentini Saverio Bosco “la Città ha più volte detto di no a nuove discariche e a nuovi ampliamenti, e l’amministrazione si è opposta in tutte le sedi ufficiali”. “Adesso è il momento che intervenga Musumeci – ha detto il sindaco Saverio Bosco – ci dica cosa vuole fare del nostro territorio, ci sono troppi silenzi e cominciamo a pensare che questa strategia delle discariche sia l’unica che hanno in mente”. Per l’avvocato Rosario Lo Faro “L’azione giudiziaria nei confronti della famiglia Leonardi sembrava aver aperto uno spiraglio per liberarci da questo incubo ed adesso ci si trova davanti ad un possibile raddoppio sempre ad opera degli stessi gestori. Va chiesto a tutti i rappresentanti politici locali, regionali e nazionali, di maggioranza e opposizione, di dire chiaramente cosa intendono fare per impedire questo nuovo crimine ambientale e sociale nei confronti di Lentini”. Per il componente della direzione regionale del Pd Enzo Pupillo “Vogliono fare una nuova discarica stavolta ancora più vicino al centro abitato”. “È come se non fosse accaduto nulla – ha detto – se non avessimo già sul territorio abbastanza discariche e ci fossero ancora riserve illimitate di lacrime da spargere. Penso che dobbiamo avere tutti un solo partito: quello della salute della nostra comunità e del futuro dei nostri figli”. Un territorio violentato, bisfrattato, diventato “pattumiera” della Sicilia. Perchè tutto questo accanimento nei confronti della comunità lentinese e non solo, visto che il comprensorio è molto ampio e nella zona nord vivono oltre sessanta mila cittadini. Le istituzioni regionali, i parlamentari e le forze politiche dovrebbero intervenire per evitare lo scempio ambientale, ma anche l’aumento dell’inquinamento. I parlamentari regionali e nazionali e le forze politiche regionali e provinciali, che a Lentini, Carlentini e Francofonte, negli anni, hanno chiesto il sostegno dei cittadini della zona nord per conquistare un seggio nelle aule dell’Ars e nel parlamento nazionale adesso hanno l’obbligo morale di difendere i cittadini. (Foto: sito Girodivite: Giuseppe Castiglia)