ACIREALE – Gianluca Cannavò, vicepresidente dell’associazione “Noi siamo Acireale”, ha chiesto all’assessore regionale allo Sport, Manlio Messina, un intervento in relazione alla limitazione del pubblico negli stadi. Questa la dichiarazione rilasciata da Cannavò dopo il colloquio, avvenuto alla presenza di Alberto Cardillo, membro del gabinetto dello stesso assessore. “Ritengo proficuo l’incontro con l’assessore regionale allo Sport, Manlio Messina, che ringrazio per la sensibilitĂ mostrata nei confronti delle societĂ calcistiche siciliane e delle loro tifoserie. Ho posto l’accento sui gravi disagi che la chiusura totale degli stadi prevista per tutti i campionati dilettantistici sta procurando alle societĂ calcistiche, privati del sostegno delle necessarie risorse finanziarie per affrontare la stagione. Concordo, ovviamente, con quanti osservano che la salute pubblica vada privilegiata e che è giusto rispettare tutte le norme previste dalla legge, ma non potuto evitare di scrivere al presidente Musumeci ed agli assessori Regionali allo Sport ed alla Salute, chiedendo loro di valutare l’ipotesi di una riapertura degli stadi siciliani al pubblico, secondo un criterio proporzionale rispetto alla capienza reale dei singoli impianti sportivi, purchĂ© non si superino le mille presenze per ciascun evento. Diversamente, risulteranno vani – se non controproducenti – i sacrifici finanziari sostenuti da molte societĂ , impossibilitate ad onorare i loro impegni per via della mancanza di una voce rilevante sul fronte dei bilanci, quella degli incassi al botteghino”. A seguire la nota diramata dall’assessore regionale allo Sport, Manlio Messina: “Ho incontrato con piacere Gianluca Cannavò, vicepresidente dell’ associazione “Noi siamo Acireale”, e ho spiegato che la questione relativa all’apertura al pubblico degli stadi non dipende dalla volontĂ della Regione Siciliana, ma è competenza del governo nazionale che ha ristretto i margini di intervento. Ora attendiamo il DPCM del prossimo 15 ottobre per capire nei dettagli quali saranno i paletti. In ogni caso, la Regione Siciliana, così come avvenuto in passato, sulla base del quadro epidemiologico e se le condizioni lo permetteranno, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni farĂ valere le ragioni delle societĂ calcistiche. Si potrebbe, eventualmente immaginare, un allentamento delle misure che al momento non è possibile per precise indicazioni del governo nazionale”.