di Angelo Lopresti
FRANCOFONTE – Il cartello con su la scritta “Avvelenare un gatto è un gesto da puri vigliacchi e codardi” che è stato appeso da un anonimo a uno dei cancelli del padiglione Enel di Via Diaz non passa inosservato. Ed è stato messo nei giorni scorsi in modo da essere visibile, per chi transita sul marciapiedi di una delle principali strade di Francofonte. A una decina di metri del plesso Franco, dove ci sono la scuola dell’infanzia e una parte della primaria, dove nelle ultime due settimane sono stati ritrovati morti stecchiti i gatti adottati dai residenti del quartiere. Forse l’intento dell’autore è proprio quello di far riflettere sull’orribile vicenda dei gatti trovati morti, tutto fa pensare che con ogni probabilità siano stati volontariamente avvelenati. E adesso molte mamme sono preoccupate per i loro figli e scrivono sui social “chi ha fatto un’azione simile si rende conto del rischio a cui si va incontro? In quella zona ogni mattina ci sono tanti bambini che giocano prima di entrare a scuola e può accadere che sfuggendo al controllo visivo raccolgono cose da terra. Se prendono qualcosa di contaminato può esseremolto pericoloso”. Poi ci sono i bambini che ignari del pericolo che temono le mamme, loro lunedì non hanno trovato i piccoli amici a quattro zampe con i quali si divertivano a vederli saltare e rincorrersi. Qualcuno degli adulti magari tenterà, forse, di spiegare a questi bambini cosa è accaduto a quelle creature. Sicuramente non sarà una cosa facile trovare le parole giuste. Intanto, molti abitanti del comune siracusano in queste ore si interrogano sul perché da qualche tempo si registra sul territorio tanto accanimento nei confronti di animali randagi. Oltre ai tanti abbandoni di gatti e cani, adulti e cuccioli, negli ultimi mesi ci si sono stati diversi casi di maltrattamenti. Tra i più recenti ricordiamo la storia di Ernesto, il cane adottato dalla comunità francofontese, salvato in extremis dopo aver ingerito del veleno. Segue la vicenda di Mia, la cucciola di Husky, ritrovata malnutrita e con evidenti segni di bruciature dovute con ogni probabilità a dei maltrattamenti. Nelle ultime due settimane i ritrovanti di gatti morti a pochi giorni di distanza gli uni dagli altri e tutti nella stessa zona. Molti altri randagi hanno avuto una sorte migliore grazie all’intervento dei tanti volontari di Francofonte che amano gli animali e si preoccupano di strapparli a morte certa provvedendo anche a chi li adotta.