Catania, L’intelligenza artificiale Sfida del terzo millennio

Catania, L’intelligenza artificiale Sfida del terzo millennio

di Giuseppe Adernò
CATANIA – L’intelligenza artificiale è alla base del cambiamento di epoca che stiamo vivendo e la robotica può rendere possibile un mondo migliore se proiettata verso il bene comune.
Su questa emergenza sociale, che diventa la sfida del terzo millennio, anche Papa Francesco ha formulato una speciale intenzione di preghiera in considerazione che il progresso tecnologico, pur apportando notevoli benefici a volte aumenta le diseguaglianze.
“Preghiamo affinché il progresso della robotica e dell’intelligenza artificiale sia sempre al servizio dell’essere umano e “sia umano”.
Sulla necessità di un approccio etico all’intelligenza artificialeè stata organizzata dalla sezione UCIIM di Misterbianco una conferenza educativa con collegamento on-line, alla quale sono intervenuticome relatoriil dott. Nino Prestipino sul tema “Rome call for AI Etichs”, i professori Marco Pappalardo e Alfredo Petralia, autori del volume “Educarsi ad educare al Web 30+1 riflessioni, consigli e idee per tutti”: studenti, docenti e genitori.
In apertura hanno espresso apprezzamenti per l’iniziativala presidente nazionale UCIIM, Rosalba Candela; la presidente regionale, Chiara Di Prima; della sezione di Misterbianco Letizia Spampinato e di Tremestieri, Agata Pennisi.
Hanno partecipatole autorità rotariane: il Governatore Rotary Alfio DI Costa, i presidenti Rotary: di Misterbianco, Eugenio Ciancio; di Viagrande Carmelo Licciardello; dell’Interact di Viagrande Nati Nicotra ed il presidente dell’UCSI di Catania, Giuseppe Adernò.
Le problematiche dell’intelligenza artificiale con le implicanze sugli stili di vita sono state ben evidenziate anche attraverso la proiezione di video che hanno messo in luce i rischi e i ribaltamenti culturali che nel tempo produrranno una società tecnologica, per però non dovrebbe perdere la sua dimensione etica, morale ed umana.
La scuola è chiamata a rivedere le strategie didattiche ed è evidente che il modo di apprendere delle nuove generazioni sta cambiando.
“Non basta,la semplice educazione all’uso corretto delle nuove tecnologie che non sono strumenti neutrali, perché plasmano il mondo e impegnano le coscienze sul piano dei valori.
C’è bisogno di un’azione educativa più ampia. Occorre maturare motivazioni forti per perseverare nella ricerca del bene comune, anche quando non ne deriva un immediato tornaconto”.
Questo monito di Papa Francesco diventa un appello autorevole ed un impegno di responsabilità che coinvolge tutta la società.
La società di oggi dominata dall’algoritmoe dall’algocrazia ha bisognodel soffio vitale dell’etica e prendeil nome di “algor-etica”, sollecitando docenti, genitori, giornalistiaduna maggiore “saggezza digitale” al fine di fare buon uso della tecnologia, strumenti flessibili di mediazione che supportano la collaborazione e potenziano le capacità sensoriali e cognitive fondamentali per collaborare con gli altri.
La reintroduzione dell’Educazione Civica come disciplina trasversalee nello specifico la dimensione dell’Educazione alla cittadinanza digitalecostituisce il binario operativo per una scuola checresce e si rinnova “secondo i bisogni dell’ora che volge”.

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