SIRACUSA – “Ho letto con interesse e attenzione la nota del direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra, pubblicata sul sito aziendale e ribattuta, mediante il link della stessa, alle redazioni locali. Il richiamo alle fake news e all’Osservatorio costituito dall’Assostampa locale ha attirato la mia attenzione e offre alcuni spunti di riflessione, ritengo opportuni”E’ quanto ha dichiarato il segretario provinciale dell’Assostampa Prospero Dente in merito al comunicato del direttore generale dell’Asp Salvatore Lucio Ficarra. “Guardo, ovviamente, a quest’ultimo passaggio della nota del direttore Ficarra, perché non riesco, nonostante il lungo testo, a comprendere a chi è rivolta, a quale testata si riferisce, chi sarebbe il “distratto commentatore” che presumo – comunque – debba trattarsi di un collega giornalista. “Sì, il compito che si è dato l’Osservatorio è quello di ribadire “il ruolo primario dell’informazione professionale”. Abbiamo precisato, sin dall’inizio, che questo gruppo non nasce con mandato censorio né intende dare pagelle e voti a questo o quel giornalista. “L’informazione professionale, insieme alla preparazione, all’attenzione, all’intuito del giornalista, non può fare a meno di fonti autorevoli, presenti, puntuali, affidabili. Una necessità ancor più evidente in questo lungo periodo di emergenza sanitaria durante la quale si è cercato di fornire notizie ai cittadini del proprio territorio. Chi intende fare informazione professionale si rivolge, così, alle fonti per verificare indiscrezioni, sussurri, anticipazioni avute in redazione”. “Tutto in linea con quanto contenuto – fermandoci proprio all’emergenza Covid – nelle linee guida del Piano pandemico pubblicate il 9 ottobre del 2009 dalla Regione Siciliana e, purtroppo, ma eseguite in toto. Tralasciando tutta la parte che riguardava l’organizzazione interna delle singole ASP e dei Presìdi Ospedalieri, l’attenzione maggiore l’ho rivolta all’articolo 7, con relativi commi, riguardante proprio la comunicazione, interna ed esterna. Le parole sono molto chiare e non hanno bisogno di alcuna interpretazione”. “L’informazione deve prevedere: gli organi di informazione con cui concordare un protocollo di intesa che garantisca un aggiornamento ordinario e straordinario sulla situazione; gli strumenti da utilizzare per la comunicazione interna ed esterna (verbali delle riunioni, documenti operativi, video conferenze, sito web, il numero verde, casella di posta elettronica, le testate giornalistiche e mass media). “Inoltre, continuo a leggere al comma 7.1: “Il contenuto delle comunicazioni esterne attraverso la predisposizione di un modello di comunicato stampa, o griglia di argomenti, da utilizzare a seconda delle fasi pandemiche in modo che fornisca dati e informazioni chiare ed esatte sull’evento sanitario (identificazione, stima, valutazione e gestione); rassicuri rispetto ai provvedimenti sanitari intrapresi e da intraprendere; eviti false aspettative, anticipazioni di notizie, individualismi; valorizzi il carattere integrato e coordinato degli interventi da parte delle istituzioni.”Ecco – converrà il direttore generale Ficarra – che riusciremmo a garantire una informazione professionale e quanto mai utile. Anche perché, al comma 7.1.2, leggo: “La comunicazione esterna ha l’obiettivo di informare correttamente la popolazione per favorire la collaborazione, ridurre l’ansia e prevenire comportamenti irrazionali.”Insomma, una doppia responsabilità: l’ASP da una parte, il giornalista dall’altra. Per questo, restando disponibile a qualsiasi incontro, cosciente delle difficoltà che il momento riveste, chiedo al Direttore Generale di rivedere il proprio approccio con le testate giornalistiche locali nel pieno e doveroso rispetto dei cittadini. Concordo con il dottor Ficarra: le fake news e – aggiungo – le false notizie di chi conosce la verità sono immorali”.