Lentini, è morto il pittore Franco Condorelli

Lentini, è morto il pittore Franco Condorelli

LENTINI – E’ morto, questa mattina, all’ospedale, per arresto cardocircolatorio, il pittore lentinese Franco Condorelli. Pittore tra i migliori e originali, un talento gentile e metafisico, un maestro. Molto conosciuto a Lentini dove viveva ed operava, ma di qualità “nazionale” specie nella sua produzione degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso. Il maestro Franco Condorelli, definiva il suo rapporto con l’arte e la sua anima di artista. Lentinese di nascita e di cultura, Condorelli ha iniziato il suo percorso nel mondo della rappresentazione pittorica gia’ nel lontano 1964, allorquando i suoi primi lavori furono commentati positivamente da quel mondo dell’arte, allora forse ancora lontano, ma che ora tutto gli appartiene. Alla ricerca costante e continua del confronto artistico e culturale, ha vissuto e lavorato in parecchie città’ d’arte, tra cui Roma, Parigi, Monaco ; città’ tra l’altro dove ha maturato un’esperienza del tutto personale e non priva di tecniche pittoriche del tutto innovative. Il tempo della percezione e della rappresentazione artistica, diventa nelle sue opere eterno, e nulla sembra scalfirlo, ne tanto meno confutarlo. La sua sensibiliere e’ legata come da un nodo inscindibile alla creazione, all’attimo che diventa rappresentazione. La sua pittura e’ romanzata e come lo stesso Condorelli ama affermare :” mi sento come uno che racconta con tanti dettagli”. Le opere di Condorelli sono uniche, vere, sono il frutto di colui il quale sembra avere la consapevolezza che l’artista, e solo lui, ha la possibilita’ di creare negli altri, intime riflessioni che durano per un tempo illimitato e che diventano patrimonio dell’anima. Le sue tele, in particolare quelle dell’ultimo periodo evidenziano in maniera del tutto naturale una carica emozionale sempre viva nell’artista che non si piega alla retorica o alla banalita’ esecutiva, egli si definisce anche un’artista meteoropatico : l’estate che suscita nell’artista un’esplosione di colori e di forme spesso indefinite e indefinibili ; l’inverno in cui la vena dell’artista e’ piu’ votata verso la rappresentazione figurativa del mondo intorno a se. C’e’ nell’arte del maestro Condorelli anche la sua Lentini, le sue vie, i suoi colori, le sue tradizioni, che anche ad occhi meno attenti e vigili suscitano intimissime emozioni. I luoghi di Lentini vengono rappresentati nei suoi contorni piu’ vivi, piu’ reali, non nascondono, anzi amplificano una memoria storica mai dimenticata , sempre presente.. E’ oggi veramente possibile parlare di un’arte tutta di Condorelli, i suoi quadri, come egli stesso li definisce, sono “brani di ossessioni, di una perenne e intensa attivita’ al di fuori delle mode e tendenze, e al di fuori del tanto detestabile circuito che imbriglia e falsa l’atto creativo”. L’incontro con l’arte del “nostro” Condorelli, tra i luoghi e i momenti della rappresentazione, sono ineluttabilmente elementi di continuo e incessante fluire di sensazioni ed emozioni, che evidenziano come “la vita stessa e’ arte e ha uno stile come quelle arti che tentano di ritrarla”.

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