MESSINA – Messina – Nonostante l’emergenza Covid non si è voluto rinunciare a un intenso momento di preghiera e devozione alla presenza dell’Ucsi Messina “Carmelo Garafalo”. In occasione del 309°esimo anniversario dalla prodigiosa lacrimazione del Bambinello di cera di appena 21 cm. di padre Domenico Fabris, avvenuta il 23 febbraio del 1712 suscitando grande commozione nella Messina del Settecento, è stato organizzato un momento di raccoglimento affidato al vescovo ausiliare mons. Cesare Di Pietro. Alla sacra effigie custodita dal 1920 nella chiesa di Gesù e Maria delle trombe, la sezione Ucsi Messina – sezione “Carmelo Garofalo”, presieduta da Laura Simoncini (che ha sede proprio accanto al tempio religioso) per il secondo anno consecutivo ha partecipato alla ricorrenza con un omaggio floreale posto ai piedi della sacra effigie. L’evento è culminato con l’offerta del cero votivo e l’atto di affidamento della città a Gesù Bambino da parte del presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile. L’importante ricorrenza, coordinata dallo storico Giacomo Sorrenti promotore del culto al Bambinello, ha coinciso con i 300 anni dal voto del Senato messinese.