SIRACUSA – Doppio appuntamento per l’edizione 2021 di Paschalia. L’emergenza sanitaria ha costretto l’Ufficio di Pastorale per il Tempo libero, Turismo e sport a rivedere l’iniziativa promossa in occasione della Pasqua che raccoglie le più suggestive manifestazioni che si svolgono in Diocesi, molte delle quali rievocano gli eventi della Passione di Gesù Cristo. Segni della Liturgia accompagnati spesso da una ritualità popolare che esprime la devozione del Popolo Santo di Dio. Quest’anno Paschalia, promossa in collaborazione con la Fondazione di Comunità Val di Noto, si presenta in una modalità nuova, presentando due iniziative: la Via Crucis, in diretta dalla chiesa di San Martino Vescovo a Siracusa, che avrà luogo venerdì 12 alle 20. “All’interno del momento di preghiera – ha spiegato il direttore dell’Ufficio, don Helenio Schettini – verranno valorizzati alcuni misteri contemplati nei riti della Settimana Santa in alcuni dei Paesi della nostra Diocesi. Se è vero che anche quest’anno non ci saranno le manifestazioni esterne dei riti della Settimana Santa, questo potrà essere un piccolo modo per ravvivare in noi i sentimenti e le preghiere che suscitano questi momenti di contemplazione così importanti”. Il momento di preghiera, che sarà animato dal gruppo musicale dei Cantunovu, sarà trasmesso sul canale You Tube e sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi. Il secondo appuntamento si svolgerà invece mercoledì 24 marzo, alle 11 nella Chiesa Cattedrale, con la Pasqua per gli operatori del turismo. La celebrazione eucaristica sarà presieduta dall’arcivescovo mons. Francesco Lomanto. “Il momento che stiamo vivendo non è certo facile – ha scritto il direttore dell’Ufficio, don Helenio Schettini -. La pandemia ha portato con se tanti problemi che stanno influendo sulla situazione socio-economica e sulla vita di tutti. Però il futuro è carico di tutte le nostre attese, siamo tutti desiderosi di ripartire con rinnovato slancio. Questo tempo può rappresentare un’occasione preziosa per riflettere ed interrogarci, sul valore profondo del lavoro che ha al suo centro sempre la promozione della persona umana. E tale benessere si realizza a pieno nell’incontro con Cristo, che dispiega orizzonti di senso e di speranza”.