Lentini, i candidati a sindaco dicono “no” all’ampliamento della discarica di Grotte San Giorgio

Lentini, i candidati a sindaco dicono “no” all’ampliamento della discarica di Grotte San Giorgio

LENTINI – “Il No all’ampliamento della discarica di contrada Grotte San Giorgio” deve essere ribadito in ogni sede e in ogni occasione. Oggi noi concorrenti alle prossime elezioni abbiamo addosso tutte le attenzioni della comunità e far vedere che su questo tema non c’è distinzione alcuna tra i candidati, e chiunque di noi vincerà le elezioni rispetterà la contrarietà all’ampliamento della discarica, sarà un messaggio importante per i nostri cittadini, ma soprattutto un messaggio forte che arriverà a chi dall’esterno vuole ancora insistere, sul nostro territorio, promuovendo progetti che hanno a che fare con i rifiuti”. E’ quanto è emerso dalla riunione che si è svolta, ieri pomeriggio, nella sala consiliare tra i candidati a sindaco di Lentini Laura Vacirca, Maria Adagio, Rosario Lo Faro e del sindaco uscente Saverio Bosco. Assente, per motivi di lavoro, il candidato a sindaco Stefano Battiato. L’incontro è stato chiesto dal sindaco Saverio Bosco ai candidati che correranno alle prossime elezioni amministrative per guidare la città di Lentini. Un incontro cordiale tra tutti i candidati che hanno deciso di sottoscrivere un documento politico di contrarierà all’ampliamento della discarica di contrada Grotte San Giorgio. “Siamo stati tutti d’accordo – ha detto Saverio Bosco – per poter condividere e sottoscrivere la nostra contrarietà sotto forma di documento politico, da indirizzare ai vertici della politica nazionale e regionale al fine di coinvolgere e sensibilizzare tutti gli attori politici in campo”. “Contro l’allargamento della discarica dei Leonardi – ha aggiunto Maria Adagio – le strade da percorrere, a nostro avviso, sono al momento almeno tre. Replicare tecnicamente alle controdeduzioni presentate dalla Sicula Trasporti proponente il progetto di ampliamento/raddoppio e quindi integrare il parere tecnico già depositato in conferenza e redatto dall’ufficio tecnico. Incalzare gli altri enti chiamati ad esprimersi in conferenza dei servizi con le istituzioni sottolineando le particolari responsabilità di ogni ente in termini di ricadute economiche, sanitarie paesaggistiche e sociali sul nostro territorio. Facendo magari notare che gli effetti di questo mostro non si fermano ai cancelli di recinzione dell’azienda, ma viaggiano per chilometri, per le campagne fino al mare, ben oltre le lineette immaginarie tracciate dalla soprintendenza per decidere quali aree hanno il diritto di essere preservate e quali possono essere immolate sull’altare del profitto. Impegnarsi, infine, ad organizzare la protesta ad ogni livello anche utilizzando con rigidità le normative tecniche per intralciare i piani della Sicula Trasporti. Ho chiesto al sindaco Saverio Bosco, nella qualità istituzionale di reiterare la richiesta di chiusura della discarica e di bonifica del sito (sito su cui si ricorda l’autorità giudiziaria sta accertando, fra gli altri, il reato di disastro ambientale); che si faccia carico di riportare a tutti gli enti tenuti ad esprimere parere in sede di conferenza dei servizi e all’autorità giudiziaria, l’avversità della nostra comunità all’allargamento, che si faccia carico di depositare in sede di conferenza dei servizi, oltre alle proprie integrazioni, le eventuali osservazioni provenienti dalle diverse parti sociali, che sostenga l’ammissione dei comitati territoriali alla Conferenza dei servizi;che si metta a disposizione di chi ne farà richiesta il carteggio completo ed aggiornato del processo “Mazzetta Sicula” in cui l’amministrazione, per conto della comunità, si è costituita parte civile; che si avvii la mappatura dei siti di scarico illeciti relativi agli impianti della Sicula Trasporti; che si avvii una campagna comunale di analisi e monitoraggio di acqua aria e terra in un raggio di almeno 10 km dagli impianti”. “È stato un confronto informale, nel quale tutti ovviamente abbiamo espresso la nostra contrarietà a qualsiasi ampliamento della discarica di Grotte San Giorgio e alla realizzazione di qualsiasi altra nuova discarica nel nostro territorio – ha aggiunto Laura Vacirca -.Sono convinta che questa problematica vada affrontata facendo fronte comune senza alcuna distinzione di colore politico.A quanto pare l’unico parere negativo espresso durante la conferenza dei servizi tenutasi lo scorso 25 febbraio sia quello del Comune di Lentini mentre tutti i pareri tecnici sembrerebbero convergere su posizioni favorevoli. A questo punto è opportuno che tutti e nessuno escluso partecipino a questa battaglia, non possiamo permettere che la nostra terra venga ulteriormente violentata e mortificata. L’ideale sarebbe anche proporre e trovare una soluzione alternativa, di modo che il nostro territorio non solo adesso ma anche in futuro non venga più tormentato da certe proposte. Bisogna coinvolgere tutte le associazioni, i sindacati, i semplici cittadini, ma anche i deputati regionali e nazionali del nostro territorio per richiedere convintamente un confronto col Presidente Musumeci perché siamo consapevoli che allo stato attuale sia l’unico ad avere il potere di bloccare l’ampliamento della discarica”. “Noi siamo contrari alla discarica – ha detto Rosario Lo Faro -. Dobbiamo coinvolgere tutti i rappresentanti istituzionali del territorio affinchè possano dal punto di vista politico. Noi, insieme ai comitati, associazioni, circoli, dobbiamo coinvolgere i parlamentari per porre fine definitivamente all’ampliamento della discarica. Non solo i parlamentari regionali e nazionali, eletti con i voti del territorio, debbono dire a tutti quale è stata l’attività svolta nei confronti del nostro territorio”.

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