LENTINI. Due città in lacrime hanno dato l’ultimo saluto allo splendido Stefano Russo, tredici anni, morto giovedì scorso a causa di un incidente stradale avvenuto in via Nisida, angolo via Val Demone, nel centro urbano della città. Il ragazzino in sella alla sua bici si è scontrato con una Renault “Kangoo”. Stefano dopo poche ore è morto e i genitori hanno fatto un gesto di grande altruismo: donato gli organi che sono andati a cinque bambini Un dolore immenso per papà Massimo, la mamma Pina, la sorella Valeria, i nonni, i familiari zii, cugini, parenti e amici, compagni di classe della 2B dell’Istituto “Pirandello” di Carlentini, insegnanti. Il rito funebre è stato celebrato, secondo i dispositivi anti Covid, dall’arcidiacono don Maurizio Pizzo,parroco della chiesa di Sant’Alfio che si è svolto nell’ex cattedrale. La morte di Stefano Russo ha scosso l’intera comunità lentinese e carlentinese nel giorno della Domenica di Pasqua che si è stretta attorno alla famiglia molto conosciuta in città, tra i quali tantissimi amici e colleghi dei genitori e amici di Stefano. A rappresentare le due comunità i sindaci di Lentini Saverio Bosco e di Carlentini Giuseppe Stefio, mentre la comunità scolastica dell’Istituto “Pirandello” la dirigente scolastica Fabrizia Ferrante, insieme agli insegnanti e ai componenti del collegio di classe della 2 B. Stefano Russo frequentava la branca dell’Agesci “Lentini1” rappresentata da tutti gli scout del “Lentini1” e l’associazione “Aido” guidata dalla vice presidente Silvana Andronico. Stefano in tutte le attività in cui era impegnato metteva gioia e la umiltà, ma aveva anche il grande dono di contagiare tutti con il suo sorriso. “Siamo scossi e colpiti – ha detto don Maurizio Pizzo, nell’omelia – ma quando arriva la morte improvvisa e inaspettata dobbiamo essere pronti. Non ci sono parole per ripercorrere la vita del nostro Stefano, ma la fede e le parole del Vangelo ci richiamano al senso della nostra esistenza. Il silenzio e la fede ci potranno sostenere in questo momento triste per i familiari e la nostra comunità. Il nostro fratellino, oggi, nella giornata che la chiesa celebra il Lunedì dell’Angelo, dopo la Pasqua di Resurrezione è accanto al Signore. La bara bianca, dopo la benedizione e il ricordo dei compagni, docenti, cugini, è stata portata a spalla dagli amici scout percorrendo il sagrato della chiesa, con a fianco i volontari dell’Anps, sezione di Lentini guidata da Vincenzo Laezza. Poi un lungo applauso per salutare l’ultima volta il tredicenne. “Ciao Stefano resterei per sempre nei nostri cuori”.