PALERMO – «Dopo ben dieci anni di silenzi, la linea ferroviaria Caltagirone-Gela torna ad avere una prospettiva di recupero infrastrutturale. Il governo Musumeci ha lungamente lavorato con il gruppo Ferrovie dello Stato ed Rfi per rimettere al centro gli investimenti su una ferrovia che era stata dimenticata da tutti, diventando emblema di spreco e abbandono. Adesso, assieme all’affidamento dell’appalto da oltre 10 milioni per la ricostruzione del viadotto crollato fra Caltagirone e Niscemi, parte la gara per l’adeguamento sismico e la riqualificazione di tutti gli altri viadotti della tratta. Investimento da oltre 17 milioni fondamentale per la futura riapertura in sicurezza di una ferrovia che deve tornare a vivere, in sicurezza ed efficienza». Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, commentando la pubblicazione, da parte di RFI, della gara relativa alla progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di miglioramento strutturale dei viadotti della linea Caltagirone-Gela, I lotto funzionale Caltagirone-Niscemi. L’importo a base d’asta dell’opera, necessaria per il ripristino della tratta chiusa dal 2011, ammonta a 17 milioni 930 mila euro. Termine per la presentazione delle offerte fissato al 7 maggio 2021. «Dal 2018 ad oggi – prosegue l’assessore Falcone – il trasporto ferroviario è tornato ad essere pilastro della strategia di rilancio della mobilità e delle grandi opere che il presidente Nello Musumeci ha voluto per la Sicilia. Accompagniamo l’evoluzione delle principali commesse, dal raddoppio degli assi Palermo-Catania, Palermo-Messina e Catania-Messina al recupero delle tratte più penalizzate, per restituire alle comunità un servizio in linea con le aspettative dei territori».