GLIACA – Sedici lunghissimi anni: è il tempo che a Piraino è trascorso prima che si arrivasse all’aggiudicazione di una progettazione esecutiva in grado di garantire la stabilità del centro abitato di Gliaca, versante sud-est del Comune messinese. La Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal governatore Nello Musumeci, spezza in questo modo un ritardo che non era più accettabile. Le procedure di gara, definite dagli Uffici diretti da Maurizio Croce, assegnano alla Litos Progetti srl di Santa Caterina Villarmosa, in ragione di un ribasso del 60 per cento, le indagini e i rilievi tecnici.
Ancora poche settimane di attesa, le ultime stavolta, e si potrà finalmente procedere verso la piena e sicura fruibilità di quella porzione di territorio compreso tra la chiesa di San Cataldo e l’inizio del rettilineo che porta a Torre delle Ciavole: un’area impervia, con un’elevata classificazione di rischio e con una forte acclività, caratterizzata peraltro da pareti rocciose verticali con spuntoni appuntiti distanti solo pochi metri dalle case.
L’obiettivo è la sicurezza delle abitazioni in prossimità della strada statale 113 che collega con Gioiosa Marea. Frequenti, intorno ai primi anni del Duemila, gli episodi di caduta massi sul sistema viario sottostante, cosi come la serie di frane e di crolli che hanno messo a repentaglio l’incolumità dei residenti, ma anche l’erogazione di servizi essenziali.
L’intervento prevede opere di consolidamento con realizzazione di pannelli di rete in fune metallica e barriere paramassi, ma anche di regimentazione delle acque, oltre a soluzioni avanzate di ingegneria naturalistica a salvaguardia ambientale.