ROMA – Mascherina sempre nei locali al chiuso, green pass per gli invitati ai matrimoni e niente docce nelle piscine. E’ quanto scrivono gli esperti del Comitato tecnico scientifico modificando il testo delle linee guida delle Regioni per le riaperture delle attività produttive.
RISTORANTI. Nei ristoranti al chiuso la mascherina andrà tenuta sempre, anche al tavolo, «tranne nei momenti del bere e del mangiare» e «il personale dovrà sempre indossare la mascherina». «In tutte le attività ricettive, dalla ristorazione agli stabilimenti balneari, dai cinema ai teatri agli altri locali di intrattenimento la prenotazione sarebbe auspicabile fosse resa obbligatoria o fortemente raccomandata, così come la disponibilità dei requisiti del green certificate, soprattutto laddove si punta progressivamente alla saturazione dei posti disponibili». Obbligatorio deve essere, tra l’altro, secondo gli esperti del governo, «il numero massimo di presenze contemporanee (all’aperto e soprattutto al chiuso) in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria ed alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza, uscita».
PISCINE E PALESTRE. Negli spogliatoi delle palestre, piscine e centri benessere «deve essere preclusa la fruizione delle docce. Inoltre, negli spogliatoi deve essere vietato il consumo di cibi». Il Cts raccomanda di non utilizzare gli spogliatoi in palestra, ma
è possibile farlo in piscina.
MATRIMONI. «Consentire la partecipazione solo a coloro che sono in possesso di uno dei requisiti per il “green certificate”» si legge nelle linee guida delle Regioni rivisto dal Comitato tecnico scientifico, in merito allo svolgimento dei banchetti nell’ambito delle cerimonie, come matrimoni ed eventi analoghi.