«Come mi sento adesso? Direi più o meno uguale a quello che, nonostante il brutto viaggio, ha rinnovato il suo coraggio e dà alla paura un nuovo limite».
– Marco Mengoni, “Proteggiti da Me”
Sono passati ben cinque anni da “Proteggiti da Me” – brano contenuto in “Marco Mengoni Live”-, eppure le parole e l’atmosfera di questa canzone continuano a riecheggiare. Ed è così che le ritroviamo in “Cambia un Uomo”, il nuovo e attesissimo singolo di Marco Mengoni, che arriva dopo il successo di “Ma Stasera” e anticipa il suo nuovo progetto discografico.
CAMBIA UN UOMO – Scritta da Marco Mengoni e Daniele Magro, con la produzione di Mace (producer multiplatino tra i più rinomati della scena italiana, nda) e Venerus (eclettico cantautore, polistrumentista e produttore, nda), “Cambia un Uomo” è una riflessione, una preghiera, una confessione. È affrontare le proprie paure, riconoscere i propri errori e cercare di riparare il riparabile («Io sono questo e non ne vado fiero. Dimmi di riprovare, ma non di rinunciare»). È resistenza… resistenza al cambiamento. È il coraggio di chiedere scusa, ma ancor prima un invito ad ascoltarsi, accettarsi e perdonarsi, «perché solo nel perdono cambia un uomo».
RITORNO ALLE ORIGINI – Il singolo segna l’inizio di un nuovo capitolo, un vero e proprio ritorno alle origini. Ritroviamo così la matrice soul gospel tanto cara a Marco e anche un andamento tipico dell’R&B, che si appoggia su un tappeto dal sound anni ’60. La voce – accogliente e rassicurante, ma allo stesso tempo potente – è al completo servizio del testo. Mengoni non strafà, evita ogni orpello ed elimina gli strati di troppo, mettendosi totalmente a nudo senza aver paura di mostrarsi fragile. Il risultato è una ballad che disarma per la sua sincerità, a tratti dolorosa, e per quella capacità che ha Marco di toccare le corde più profonde di ognuno di noi. Intensa, avvolgente ed emozionante “Cambia un Uomo” è una mano tesa, che attende solo di essere stretta, «perché non tutto è andato perso, non tutto il bene è andato perso» (“Proteggiti da Me”, nda).
PHOTO CREDIT: ALVARO BEAMUD CORTES