SIRACUSA – “Nonostante le promesse di intervento partorite in una delle sue visite a Siracusa, l’assessore regionale alle Infrastrutture non ha prodotto nessun atto concreto per il porto rifugio di Targia”. Il deputato regionale Stefano Zito ed il parlamentare Paolo Ficara, entrambi del MoVimento 5 Stelle, faticano a trattenere la rabbia. Proprio Stefano Zito è intervenuto in Ars puntando l’indice all’indirizzo di Falcone: “basta passerelle”, ha ripetuto in più occasioni il deputato pentastellato. “Il porto rifugio di Targia ha subito danni ingenti nel 2018, a causa delle mareggiate. E l’assessore lo sa. Ad inizio anno è venuto a Siracusa e ha visitato via mare quel porto rifugio, a servizio della ricca zona industriale, e ha notato le condizioni drammatiche in cui devono lavorare gli operatori. Aveva promesso interventi e non ce ne è traccia, neanche nell’ultimo atto sulla portualità prodotto dalla Regione a metà ottobre. Ora la situazione è ulteriormente peggiorata dopo il passaggio del ciclone Apollo. Ma io dico, un atto concreto mai, questo governo?”, ruggisce Zito. Non è da meno il vicepresidente della commissione Trasporti, Paolo Ficara. “Io c’ero quando l’assessore Falcone è venuto a Siracusa e ha visto con i suoi occhi la situazione del porto rifugio. Questo continuo indugiare, mettere avanti le solite Catania e Palermo anche per interventi non così urgenti ora ha stancato. Questo governo non vuole il bene dei siciliani e di sicuro non persegue quello dei siracusani. Sia detto senza vittimismo, anzi con l’orgoglio di chi sa che può farcela da solo. Ma la Regione deve spiegare perché non ha voluto che i porti di Siracusa passassero nelle competenze dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale se poi non vuol intervenire per la loro sicurezza. Forse, è il sospetto, fanno gola gli introiti assicurati soprattutto dalla nostra portualità industriale?”, incalza Ficara. “Inutile sperare che Musumeci e Falcone spieghino a noi umili siracusani perché si sono opposti con tanta forza al passaggio di competenze che avrebbe dato un futuro ricco e di sviluppo ai nostri porti. Ma almeno abbiano la decenza di prendersene cura. Questo lassismo è intollerabile. Parole, parole, promesse, inaugurazioni di strade già aperte da anni e poca, pochissima sostanza”, concludono Paolo Ficara e Stefano Zito.