CATANIA – Accrescere abilità e competenze nei giovani e favorire un dialogo tra scuola e impresa. Lo sviluppo del settore agroalimentare passa da EIT Food nel segno della sostenibilità ambientale e la salute dei consumatori, formando i giovani studenti con competenze in grado di rispondere alle sfide del futuro.
Di questi temi si è discusso venerdì scorso nello spazio “Isola” di Catania, durante il forum di “Skills for the Future”, un evento all’insegna del dialogo tra rappresentanti di associazioni di categoria, imprenditori, ed educatori. Il forum, dal titolo “Scuola e impresa: un dialogo essenziale per lo sviluppo del settore agroalimentare”, ha avuto l’obiettivo di avviare un dialogo costruttivo tra le scuole e le imprese agroalimentari per favorire l’innovazione e la sostenibilità del settore agroalimentare.
A stimolare la nascita del forum il programma Skills for the Future, un progetto europeo proposto da EIT Food (European Institute of Technology per il settore agroalimentare) in collaborazione con JA Europe e JA Italy (Junior Achievement Italia), che sensibilizza le giovani generazioni sulle sfide future che i sistemi agro-alimentari devono affrontare, e trasferisce ai talenti competenze trasversali e imprenditoriali per diventare potenziali futuri imprenditori nel settore agroalimentare.
Il dialogo tra scuola e impresa si è articolato attraverso una serie di domande e risposte fatte a due panel di esperti sulle modalità esistenti di interazione scuola – impresa per strutturare al meglio questa interazione e sui supporti da fornire alle istituzioni scolastiche per incrementare l’educazione all’impresa. Si sono anche toccati temi dell’innovazione tenendo come punto di riferimento l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile del settore agroalimentare, per la tutela del pianeta e la salute dei consumatori. Tutto ciò attraverso la formazione dei talenti di scuole superiori e professionalizzanti.
“S4Forum – ha dichiarato Mario Roccaro, di EIT Food, che ha moderato – è stato un momento di incontro di due mondi, la scuola e l’impresa agroalimentare, per iniziare a costruire un percorso comune. Lo scopo è quello di avviare nuove pratiche di interazione tra i due settori e nuovi metodi per consentire lo sviluppo delle competenze imprenditoriali negli studenti, affinché la transizione dei sistemi agroalimentari possa avere un capitale intellettuale umano pronto alle sfide di domani”.
All’evento hanno partecipato per il panel 1 “Dialogo scuola-impresa. Quali competenze sviluppare per l’impresa e quali modalità/esperienze attuare per integrare le competenze acquisite e il mantenimento dei legami instaurati”: Giuseppe Bucca vicepreside dell’istituto superiore Majorana di Milazzo e insegnante dell’anno 2020, Paola Pittia docente di Scienze e tecnologie Alimentari all’Università di Teramo, Valeria Iovino, ricercatrice e imprenditrice agricola, Giovanni Capuzzello, agronomo e progettista, Enrico Calentini, vicepresidente Agia, Associazione giovani imprenditori agricoli, e Egidio Pagano, dirigente dell’istituto Marconi Mangano di Catania e rappresentante dei dirigenti scolastici in Sicilia; per il panel 2 “Quali forme di supporto e collaborazione alle attività scuola-impresa finalizzate alla costituzione di un comitato guida regionale per un dialogo periodico tra scuola e impresa” hanno partecipato: Sebastiano Barone, agronomo e responsabile del consorzio di tutela IGP pomodoro di Pachino, Maria Clotilde Notarbartolo, imprenditrice e co-responsabile del EIT Food HUB per l’Italia, Sergio Campanella, direttore del GAL Eloro e coordinatore del distretto ortofrutticolo di qualità della Sicilia, Francesco Costantino, direttore Confesercenti Catania, Graziano Scardino responsabile dei settori produttivi della Confederazione italiana agricoltori e amministratore NaturaSì per Catania e Siracusa, e il deputato nazionale Maria Laura Paxia.
“Le aziende – ha continuato Mario Roccaro – potranno crescere e svilupparsi solo se cominciano sin da subito a collaborare con l’istituzione scolastica, mettendo al centro la formazione delle competenze degli studenti. Quindi serve conoscere gli scenari in cui ci stiamo muovendo, bisogna cambiare le metodologie didattiche e adeguare anche la formazione dei docenti. Aiutiamo i nostri studenti a risolvere ora i problemi del loro futuro, diamo loro uno spazio per realizzare le loro idee e soluzioni per un settore agro-alimentare sostenibile, per il nostro pianeta e la salute dei consumatori”.
Al forum seguirà la costituzione di un comitato-guida che sarà formato da attori locali del triangolo della conoscenza (educazione, ricerca e impresa), rappresentanti dei ministeri (Istruzione, Politiche agricole), autorità locali, rappresentanti di associazioni agricole e delle scuole (presidi e insegnanti), che forniranno un meccanismo per costruire partenariati con i ministeri nazionali e facilitare una collaborazione più ampia con EIT Food. Il prossimo appuntamento nella prima metà del 2022 avrà come obiettivo quello di creare una metodologia partecipativa condivisa per mezzo di “Laboratori Sociali”.