CATANIA – “Tra arroganza e silenzi si sta consumando l’ultimo atto di Pfizer Catania. Al termine del confronto azienda-sindacati di oggi nella sede di Confindustria, seguito per ore in strada dall’esaltante e commovente manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento, dobbiamo constatare con rabbia e dolore che nulla è cambiato”. Lo afferma la segretaria generale della Uil di Catania, Enza Meli, che stamattina ha incontrato i lavoratori impegnati nel sit-in al viale Vittorio Veneto e ha quindi partecipato alla riunione sulla vertenza Pfizer. Con lei il segretario provinciale e il segretario organizzativo della Uiltec, Alfio Avellino e Mimmo D’Antone, e i rappresentanti sindacali (Rsu) Uiltec Ornella Greco, Marco Puliafito e Alessandro Sanfilippo. “Con arroganza – aggiunge Enza Meli – la multinazionale del farmaco ha già dato il benservito agli operai interinali e insiste nell’ultimatum a 130 dipendenti perché procedano subito nella scelta, drammatica per loro e per le loro famiglie, tra esodo ad Ascoli Piceno e licenziamento. Le istituzioni politiche nazionali brillano intanto per silenzi e assenza, mentre il Governo regionale su iniziativa dell’assessore al Lavoro ha convocato per il 18 un tavolo nella Prefettura al quale sarebbe bene che partecipassero pure l’assessore alle Attività produttive e lo stesso presidente, il catanese Nello Musumeci. Non basterà infatti l’offerta di qualche ammortizzatore per risolvere una vertenza che investe presente e futuro economico, occupazionale, sociale di questa provincia e dell’intera Sicilia. Noi rivendichiamo lavoro vero e investimenti per lo sviluppo, non elemosine”.